De Zordo a “Filo Diretto”: salari, casa e Transizione 5.0 al centro del dibattito

Lunedì 17 novembre, il nostro presidente Andrea De Zordo è intervenuto alla trasmissione Filo Diretto di Trentino TV per affrontare tre temi oggi cruciali per lavoratori, imprese e famiglie in un dibattito con la consigliera provinciale Lucia Maestri, il vicepresidente della Provincia e Assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli e il segretario generale UIL Walter Largher.

Salari

Sul tema retributivo, De Zordo ha sottolineato la complessità del momento: «Se la soluzione fosse semplice, l’avremmo già trovata. Con una disoccupazione così bassa, le imprese devono trattenere i propri dipendenti, ma devono anche far quadrare i conti».

Il presidente ha ricordato l’analisi condotta dall’Associazione sugli oltre 7.000 cedolini elaborati tra il 2019 e il 2025: «Abbiamo registrato un aumento medio superiore al 21%, ben oltre la crescita dell’inflazione in Trentino nello stesso periodo. Siamo i primi a voler aumentare gli stipendi, ma le aziende devono restare in grado di generare utili, altrimenti sono costrette a chiudere».

 

 

 

 

Casa

Affrontando la questione abitativa, De Zordo ha definito la situazione «un problema enorme per imprenditori e famiglie». Secondo il presidente, spesso si punta il dito contro gli affitti brevi, ma i dati mostrano altro: «Il problema non sono gli appartamenti destinati a questa tipologia, quanto il numero elevatissimo di alloggi chiusi per una falla normativa sulla tutela del credito dei proprietari».
Se chi affitta non è tutelato, molti preferiscono lasciare gli immobili vuoti: «I proprietari rinunciano a un reddito perché faticano a far valere i propri diritti in caso di danni o morosità. Con meno immobili sul mercato, chi loca cerca garanzie e il modo più semplice per ottenerle è alzare i prezzi».

La soluzione, secondo De Zordo, passa quindi da una maggiore tutela per chi mette a disposizione un appartamento in locazione.

 

Transizione 5.0

Il presidente ha poi commentato il recente stop alla misura Transizione 5.0, invitando alla prudenza: «Siamo fiduciosi che arriveranno modifiche e che non si tratti di uno stop definitivo per mancanza di fondi. Non bisogna drammatizzare».

L’allarme, per il presidente, riguarda piuttosto l’instabilità normativa: «L’imprenditore pianifica, investe, si indebita, e poi rischia di ritrovarsi col cerino in mano che lo brucia senza aiuti. Questa è la vera tragedia. La 5.0 come la 4.0 sono state modificate più volte: fare l’imprenditore sta diventando sempre più complicato».

DATA DI PUBBLICAZIONE

21.11.2025

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