Direttiva Case Green: una grande opportunità per l’artigianato
Si torna a discutere della nuova direttiva europea comunemente nota in Italia come Direttiva Case Green, una misura che punta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, sia nuovi che esistenti, secondo un programma articolato che dovrebbe ridurre le emissioni di gas serra degli edifici entro il 2035, per poi azzerarle al 2050.
Un provvedimento rispetto al quale il nostro Paese si è detto contrario (come chiaramente espresso anche dal voto europeo), una decisione motivata dal ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti con il fatto che, pur essendoci sfide e opportunità legate alla normativa, gli obiettivi ambientali devono essere bilanciati con le esigenze e disponibilità economiche.
Dal canto suo, Confartigianato in diverse occasioni ha dichiarato che la Direttiva Case Green, recepita tenendo conto delle specificità del patrimonio immobiliare italiano, potrà determinare ricadute estremamente positive sulla filiera edilizia, favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro e stimolerà la riqualificazione del parco edilizio nazionale e l’aumento del suo valore. Inoltre, permetterà di risparmiare energia e offrirà ai proprietari la possibilità di recuperare gran parte degli investimenti effettuati attraverso un sistema di bonus edilizi che andrà opportunamente rimodulato.
Un grande opportunità quindi per il mondo dell’artigianato ed anche per un territorio di montagna come quello trentino. Per abbattere le emissioni degli edifici esistenti anche nelle nostre valli ci sarà bisogno delle competenze di svariati mestieri artigiani oltre a quelli dell’edilizia, tra i quali gli elettricisti, i termoidraulici, i serramentisti e i carpentieri.
In questo senso, condividiamo profondamente quanto ripreso dal giornalista de Il Dolomiti, ovvero che “Riportare l’artigianato e il lavoro in montagna e garantire lavoro per i prossimi decenni […] è l’occasione di riportare abitanti e servizi nelle terre alte”