Edilizia: problematiche connesse alla richiesta di “CIG per carenza di commesse”

L’INPS vede un importante incremento di domande “per carenza di commesse”, che l’Istituto non approva poiché ritiene le domande stesse non accoglibili a causa della “causale” con cui vengono presentate le domande. Sempre più spesso aziende del sistema si vedono rinviare – anche di mesi – l’avvio di lavori già assegnati a causa di varie problematiche in capo agli Enti aggiudicatori (Comuni o in genere altri soggetti pubblici), quali ritardi – anche notevoli – di Autorizzazioni, pareri, formalizzazione di contratti, etc… Tali problematiche, determinate da cause ascrivibili solo ed unicamente agli Enti aggiudicatori, non sono ritenute dall’INPS motivo idoneo per la concessione dell’ammortizzatore sociale,
in quanto la normativa vigente richiede la presenza di eventi temporanei che non siano imputabili al datore di lavoro o ai lavoratori e che non siano altresì imputabili a soggetti terzi.
Il mancato riconoscimento della cassa integrazione “per carenza di commesse”, nel particolare periodo di congiuntura economica che sta vivendo l’edilizia non solo mette in ulteriore difficoltà l’impresa ma, in molti casi, ne mette in discussione la stessa sopravvivenza. Per tutto quanto sopra evidenziato l’Associazione ha chiesto formalmente al Consorzio dei Comuni di farsi promotore nell’informare e sensibilizzare le varie Amministrazioni sulla problematica esposta, evidenziando le gravi difficoltà che le aziende stanno vivendo e chiedendo altresì, ove possibile, una particolare premura alla velocizzazione delle procedure. E’ stato altresì evidenziato che – anche laddove eventuali ritardi siano imputabili a soggetti terzi rispetto all’Ente aggiudicatore – sarebbe opportuno ed utile che il Comune potesse informare per tempo l’impresa aggiudicatrice dell’appalto di quali sono i tempi, quantomeno orientativi, di consegna dei lavori, al fine di consentire all’impresa di pianificare al meglio le proprie strategie aziendali e di prevenire, con scelte immediate, la mancata integrazione dell’Inps dei periodi di attesa della definizione della pratica di appalto. L’Associazione seguirà attentamente l’evolvere della situazione. Riferimento per la notizia: Marzia Albasini tel. 0461/803702 m.albasini@artigiani.tn.it

DATA DI PUBBLICAZIONE

08.09.2014

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