Elezioni comunali 2020: c’è bisogno di amministratori vicini alle imprese – L’editoriale

A livello locale, il prossimo 3 maggio si terranno le elezioni comunali, un appuntamento importante per le prospettive di tutta la nostra provincia.

Se guardiamo la questione dal punto di vista amministrativo, rispetto alla situazione di 5 anni fa, rileviamo le molte fusioni portate a termine: dai 210 comuni del 2015 si è passati ai 175 comuni di oggi. Si tratta di fusioni auspicabili, che non in tutti i casi hanno condotto a risultati positivi e condivisi. Nei 35 comuni oggetto di fusione emergeranno sindaci sostenitori dell’unità o prevarranno sindaci che sotto sotto spingono per un ritorno al singolo campanile? Si tratta di alternative che ancora si agitano nelle realtà di valle. Dalle prossime elezioni comunali uscirà un’indicazione precisa sulla conferma o meno della strategia delle fusioni.

Se guardiamo gli aspetti economici e sociali, rileviamo da un lato Comuni che crescono in termini di popolazione e di attività economiche e dall’altra Comuni che stanno progressivamente regredendo. Sarà questa la sfida principale che dovranno affrontare i nuovi amministratori comunali: promuovere, attrarre e agevolare le attività economiche, le vere produttrici di ricchezza. Se vogliamo mantenere le attuali performance dei nostri servizi essenziali quali scuola, sanità, trasporti, dobbiamo imparare a produrre ricchezza locale e gettiti tributari tali da garantire questi servizi.

E allora l’appello che rivolgiamo a tutti i prossimi candidati è di essere vicini alle imprese. Il giovane che vuole aprire una nuova attività e l’imprenditore che vuole espandere la propria hanno bisogno di amministrazioni attente e alleate delle imprese nei modi e nei tempi delle risposte. Gli artigiani sanno bene che la burocrazia è il primo nemico dell’impresa. La quantità e la complessità degli adempimenti, nonché la lentezza dei provvedimenti amministrativi stanno logorando le energie degli attuali imprenditori e annientano l’entusiasmo dei giovani.

Con queste motivazioni la Giunta dell’Associazione Artigiani fa un appello a tutti i propri associati e chiede loro di proporsi come candidati alle elezioni di maggio. Sappiamo che gli artigiani sono già presenti in una miriade di associazioni culturali e di volontariato: dalla SAT alla Protezione civile, dai Vigili del Fuoco alla Croce Rossa, dagli Alpini alle squadre sportive giovanili. Chiediamo loro un ulteriore sforzo nel candidarsi alle prossime elezioni comunali, perché nei Comuni c’è bisogno della presenza degli imprenditori. La maggior parte degli amministratori comunali sono lavoratori dipendenti e quasi sempre non sanno mettersi nei panni dell’artigiano, del commerciante, dell’albergatore e del contadino, anche se artigiani, commercianti, albergatori e contadini costituiscono l’unica concreta prospettiva per i molti territori, soprattutto nelle valli.

Sollecitiamo i nostri soci artigiani a candidarsi. L’Associazione sosterrà in termini di promozione
tutte le candidature, di qualsiasi orientamento politico. Perché, come dice un conosciuto modo di dire che facciamo nostro, “quello che fa bene all’artigianato, fa bene anche al Trentino”.

Marco Segatta – Presidente dell’Associazione Artigiani Trentino

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DATA DI PUBBLICAZIONE

08.01.2020

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REFERENTE

Stefano Frigo
Comunicazione