Green Pass: casi pratici

In questa sezione troverai le risposte ai quesiti inerenti i casi pratici di controllo e gestione del Green Pass sul luogo di lavoro, emersi dopo il webinar dello scorso 6 ottobre.

 

Un dipendente alle 8 può essere verde e alle 10 essere rosso: quindi cosa succede?

Il dipendente è sanzionabile dall’organo che effettua il controllo e potrà essere sottoposto a procedimento disciplinare da parte dell’azienda.

 

Devono avere green pass oppure possiamo accettare il certificato negativo al tampone? Abbiamo dipendenti che hanno trovato solo posti liberi per tamponi alle 14.00, per lavorare il pomeriggio serve farli entrare con certificato e non attendere Green Pass, caricato in 2-3 ore.

Per poter accedere ai luoghi di lavoro è necessario disporre di un certificato verde valido.

Qualora i dipendenti siano in attesa del rilascio del green pass, previa autorizzazione dell’azienda, potranno richiedere alla stessa di fruire di permessi volti a coprire tali assenze.

 

Il lavoratore è giustificato ad arrivare in ritardo al lavoro perché la mattina si reca in farmacia per fare il tampone?

No, il dipendente non è giustificato per mancanza di validità del green pass a presentarsi in ritardo all’attività lavorativa.

In caso di necessità dovrà preventivamente comunicare all’azienda la sua assenza richiedendo di poter fruire di eventuali ore di permesso che dovranno essere autorizzate.

 

L’autodichiarazione pubblicata su COMICOST (ex artt 46, 47, 48 DPR 445/2000) come documento sostitutivo del green pass (valido a tutti gli effetti di legge) può essere accettata al momento della verifica?

No, trattati di notizia falsa.

 

Volevo sapere se, per chi ha un’attività di parrucchiera e lavora da sola, c’è l’obbligo del green pass? E chi può venire a controllare il titolare?

Il green pass è necessario per permettere l’accesso al luogo di lavoro da parte di tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa.

Vale sia per i lavoratori subordinati che per i lavoratori autonomi.

Le forze dell’ordine possono controllare in qualsiasi momento (dal 15.10 al 31.12) la validità del green pass di un lavoratore.

 

Se un dipendente non ha il green pass e chiede ferie per il periodo, sono obbligato a darle?

No, le ferie devono essere concordate con il datore di lavoro in base alle esigenze tecnico produttive dell’azienda.

 

Un dipendente sprovvisto di green pass può stare in smart working?

Il green pass serve per accedere ai luoghi di lavoro.

In ogni caso lo smart working non può essere utilizzato allo scopo di eludere l’obbligo di green pass.

 

Ho intenzione di pagare i tamponi per i miei collaboratori che non hanno voluto sottoporsi al vaccino. Il problema a questo punto è fiscale. Come possiamo dedurre tale spesa?

L’azienda, previa sottoscrizione di un regolamento vincolante con il proprio personale dipendente, potrà stabilire di sostenere il costo dei tamponi e di dedurlo integralmente ai sensi dell’art. 95 del Tuir.

 

Il tempo in cui il dipendente va a fare il tampone è a carico dell’azienda?

No, in caso di necessità ad assentarsi il dipendente dovrà preventivamente comunicare all’azienda la sua assenza richiedendo di poter fruire di eventuali ore di permesso che dovranno essere autorizzate.

Quando arriva l’ispettore deve avere un mandato dal Prefetto?

No, non è previsto.

 

Cosa devo fare se un dipendente rifiuta il controllo ed entra evocando il diritto al lavoro?

Se il lavoratore non intende esibire il proprio green pass non può accedere al luogo di lavoro.

Sarà considerato assente ingiustificato fino a esibizione di regolare green pass e comunque non oltre il 31.12.2021.

 

Devo subito mandare la raccomandata al dipendente se non ha il green pass e risulta quindi assente ingiustificato?

, trattasi di mera comunicazione dell’assenza ingiustificata e non di provvedimento disciplinare al fine di giustificare la mancata retribuzione delle giornate indicate.

 

Ma se una persona non ha il telefono e la farmacia non stampa il green pass, come si fa?

La farmacia è tenuta a stampare la copia del green pass su richiesta dal lavoratore.

 

Un autista che viaggia sul nazionale e parte con il green pass attivo, dopo le 48 ore se è ancora in viaggio come fa?

L’autista, nel rispetto delle proprie ore di guida e di pausa, dovrà preoccuparsi di effettuare un tampone presso una farmacia o un soggetto accreditato prima della scadenza della validità del tampone di cui dispone.

 

Se il dipendente ha fatto il vaccino, ma non ha ancora ricevuto il green pass, cosa succede?

Il lavoratore dovrà sottoporsi a tampone antigenico per poter accedere al luogo di lavoro finché non otterrà il green pass valido per somministrazione del vaccino.

 

Per quanto riguarda il rischio di contagio, si è pensato alla persona vaccinata che per parecchio tempo non fa tamponi nasali e potrebbe essere portatore di Covid?

Si ricorda che valgono sempre i protocolli Covid che in tutto questo periodo hanno evitato la diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

 

Se accade infortunio non legato a Covid con green pass dell’infortunato non valido in quel momento come lo considera Inail?

Inail risponde per l’infortunio e verifica, poi, se a seguito delle indagini emerge esiste o meno una responsabilità dell’azienda per la quale può fare azione di rivalsa.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

12.10.2010

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