Il 2022 dovrà essere l’anno dei giovani

Dopo l’intervista rilasciata al Corriere del Trentino (clicca qui per leggere la news), il presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino, Marco Segatta, interviene su Economia&Innovazione, l’inserto de L’Adige.

Ecco le prospettive che delinea per il 2022.

Una partenza positiva

Al 30 settembre 2021, le imprese artigiane erano 12.310, 155 in più rispetto a fine 2020. Il settore delle costruzioni rimane quello più consistente, con oltre 3.500 aziende. Per un confronto più preciso è necessario attendere i dati di fine anno, periodo in cui le singole realtà decidono del proprio futuro. Sembra però che la ripresa post-Covid sia un dato consolidato.

L’aspettativa è che il nuovo anno possa aprirsi con segno positivo, soprattutto per quanto riguarda la filiera dell’edilizia, della meccanica e del trasporto merci. La conferma del Superbonus darà linfa vitale alle imprese, mentre con il PNRR si potrà guardare ben oltre il 2022.

La ripresa al 100% della filiera edile ha però dovuto fare i conti con l’aumento dei prezzi e le tempistiche di consegna dei materiali.

A questi rincari, si è aggiunta l’esplosione dei costi dell’energia, con aumenti impressionanti che stanno pesando su molte imprese.

Rimangono alcuni settori in sofferenza

Purtroppo stanno ancora soffrendo le attività legate all’organizzazione di eventi, il turismo ed il trasporto persone.

Le nostre imprese di quest’ultimo settore hanno però rappresentato un “bel rinforzo” per gestire il trasporto pubblico ed in particolare il trasporto scolastico.

Rapporti istituzionali

Buoni i rapporti con gli artigiani dell’Alto Adige, con cui il confronto è frequente, nonostante esigenze e bisogni non siano sempre gli stessi tra le due province autonome.

La Regione dovrebbe sempre più assumere il ruolo di sintesi tra le due province, sempre, naturalmente, nel pieno rispetto delle autonomie, che non sono in discussione.

Anche con la politica provinciale gli incontri sono frequenti ed i rapporti restano buoni, nonostante le aspettative rispetto al prezziario provinciale non siano state pienamente soddisfatte, non c’è stato un adeguamento agli effettivi aumenti di prezzi.

 

Il problema della manodopera

In molti comparti non si trova manodopera qualificata e questo problema, tra l’altro, si ripercuote nella difficoltà a realizzare il giusto ricambio generazionale delle aziende.

Sono in particolare l’edilizia, l’impiantistica, il settore del legno, la meccanica e l’autotrasporto i settori in cui manca manodopera.

Stiamo lavorando con le scuole e con l’Agenzia del Lavoro.

Vogliamo innanzitutto coinvolgere i giovani, consapevoli che si tratta di un lavoro che non risolve il problema dell’immediato e potrà dare risultati solo nel medio periodo.

 Vogliamo far capire che il lavoro artigiano può essere una grande occasione per i giovani, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista delle opportunità.

Per quanto riguarda il personale in arrivo da altre regioni o dal altri paesi, rimane la priorità di una formazione adeguata.

Sicurezza sul lavoro e controlli nei cantieri

L’artigianato è in prima linea su questo tema.
L’artigiano vive e lavora fianco a fianco con i propri collaboratori ed è coinvolto in prima persona sul tema della sicurezza.
Per lavorare in sicurezza serve sviluppare un’adeguata cultura, è necessaria l’attenzione da parte di tutti e gli appalti devono essere ben remunerati per consentire di prendersi tutto il tempo necessario.
Il problema non lo risolvi con i controlli, perchè gli ispettori non possano restare sempre sul cantiere.

 

Super green pass per i lavoratori

Il vaccino ha dimostrato di funzionare, l’obbligo mi sembra la scelta giusta per evitare che l’economia si fermi. Se possiamo lavorare tutti ne trae giovamento la società nel suo complesso

DATA DI PUBBLICAZIONE

08.01.2022

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