Il presidente della Vallagarina Enrico Boni intervistato dal quotidiano Il T

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano locale Il T oggi, 17 febbraio 2023 (articolo a firma Robert Tosin) il presidente territoriale della Vallagarina Enrico Boni ha toccato i temi della viabilità, del ricambio generazionale e della burocrazia.

L’artigianato lagarino è certamente uno di quelli più positivi: il fatturato, pari a 22,6 milioni di euro (+11% contro la media provinciale del 6,5%), è il più alto di tutto il Trentino; complessivamente sono 4.467 gli addetti (+2%) e le aziende ormai hanno raggiunto le 1.816 unità a fine 2022.

Tuttavia, come spiegato da Boni, ogni giorno ci sono problematiche che rallentano la spinta dell’economia locale:

Quotidianamente però ci scontriamo con alcuni problemi che si potrebbero facilmente superare con il buon senso. Parliamo per esempio della burocrazia che incontriamo negli uffici comunali: riusciamo a perdere spesso mesi per avere un documento, una licenza, un via libera. E questo vuol dire ricadute negative sul territorio, significa bloccare i lavori, fermare l’economia. Nei Comuni meno strutturati il problema è molto evidente: magari c’è un solo addetto, posso capire, ma così non va bene, per noi è un ostacolo non indifferente.

Allo stesso modo, sono limitanti anche le complessità legate alla mobilità:

Tasto dolente e su questo fronte devo dire che Rovereto non aiuta per niente. Credo che sperimentare la chiusura di via Fontana, ammesso e non concesso che abbia un senso, proprio in contemporanea dei lavori in piazzale Orsi sia veramente una pazzia. Abbiamo una viabilità che porta tutto e tutti sulla statale e ci piazziamo un cantiere. Certo, il sindaco dice che è colpa della Provincia, ma il sindaco è lui: che salga a Trento e risolva la questione. Perché non fare, per esempio, due turni di lavoro per accelerare i ritmi? In ogni caso, resta il non-senso della chiusura di via Fontana e di una sperimentazione infinita. Proviamo a fare il contrario e sperimentare l’apertura: vediamo come va e poi decidiamo. O magari studiamo soluzioni alternative, come la pedonalizzazione anche di via Dante il sabato e la domenica. Tutto, fuorché l’organizzazione insensata di oggi. Per un artigiano che deve muoversi in città è un incubo. Abbiamo chiesto anche un’agevolazione per i parcheggi in centro, ma ci hanno risposto picche. Incentivano i parcheggi in struttura, ma con i nostri furgoni non ci possiamo nemmeno entrare. La Ztl è un delirio: ogni volta che si entra nella zona a traffico limitato bisogna andare dai vigili a chiedere permessi. Poi non possiamo lamentarci se la gente va a fare la spesa a Affi: ci mette lo stesso tempo che andare in centro storico e trova molta più scelta.

Nonostante tutto, ha concluso Boni, il settore regge ed è in salute:

C’è la passione di un lavoro difficile, ma che appaga, dà soddisfazione ed è in costante relazione con il territorio, perché l’artigiano ha anche un ruolo sociale e ne è cosciente. Per questo l’Associazione Artigiani è qui, ben presente, per togliere ai piccoli imprenditori tutte quelle incombenze burocratiche che potrebbero distrarli dal lavoro. Dà supporto dalla consulenza iniziale per dare forma a un’idea fino alla pensione e anche oltre. Ci piacerebbe essere usati ancora di più dai nostri soci perché abbiamo grandi potenzialità e grandi competenze professionali da spendere.

DATA DI PUBBLICAZIONE

17.02.2023

CONDIVIDI LA NOTIZIA