La bellezza che cura: il potere dell’estetica oncologica
di Genny Tartarotti, giornalista Associazione Artigiani Confartigianato Trentino
Ho sempre compreso le perplessità dei medici. Il loro obiettivo è salvare vite, e tutto ciò che potrebbe interferire con le terapie è giustamente messo in secondo piano – racconta la dott.ssa Angela Noviello, pioniera dell’estetica oncologica e direttrice di OTI Italy, divisione italiana di OTI Oncology Training International – . Eppure, dire di no a chi cerca un momento di sollievo in una parentesi difficile della propria vita è sempre stato motivo di frustrazione.
La svolta per Angela è arrivata quando ha scoperto un corso negli Stati Uniti:
Pensavo di imparare semplicemente un’altra tecnica di camouflage, ma ciò che ho appreso mi ha cambiato la vita. Ho capito che i medici avevano ragione: bisogna conoscere i limiti, comprendere le terapie e adattare ogni trattamento alla singola persona.
Angela Noviello, pioniera dell’estetica oncologica e direttrice di OTI Italy, divisione italiana di OTI Oncology Training International
Questo spirito di cambiamento ha trovato concretezza anche nel corso di estetica oncologica, promosso dall’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, dove Angela Noviello e tutto il team docenti di OTI Italy, hanno permesso a professionisti del settore di approfondire la cura e il trattamento delle problematiche estetiche legate ai pazienti oncologici. Un’opportunità per restituire bellezza e dignità, anche nei momenti più complessi della vita. Questo corso, progettato per sensibilizzare gli operatori sui bisogni particolari dei malati, insegna come affrontare in sicurezza le conseguenze estetiche dei trattamenti, come la perdita dei capelli e i segni visibili della malattia. Lo scopo ultimo è quello di formare una rete di esperti che possa supportare i pazienti con competenza ed empatia, offrendo un aiuto concreto nel migliorare il loro benessere psicologico.
Oggi Angela Noviello, che è stata a capo del primo laboratorio di estetica oncologica presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, un progetto nato 13 anni fa e diventato un punto di riferimento internazionale, è a capo dei laboratori di estetica oncologica “Amandoti”, in collaborazione con il Comitato ANDOS (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) di Milano, presso gli ambulatori di Spazio Maugeri a Milano, e “Look 4 me”, presso la Fondazione Maria Letizia Verga di Monza.
Il nostro metodo è sicuro ed efficace – commenta – con un impatto straordinario sulla qualità della vita delle persone. Abbiamo pubblicato la prima ricerca scientifica mondiale sull’estetica oncologica: “Health in the Mirror: An Unconventional Approach to Unmet Psychological Needs in Oncology (data di pubblicazione 21 Settembre 2017). Questo approccio non deve essere un lusso per pochi, ma un diritto per tutti.
Oggi il metodo è applicato in 12 paesi, insegnato in 4 lingue e adottato da oltre 50 strutture ospedaliere in Italia, con più di 650 operatori formati.
Cristina Patrizia Menichelli, estetista a Pozza di Fassa
Morena Zanini, titolare di un centro estetico a Ponte Arche
Giovanna Bonani, estetista in Val di Non
Il potere della formazione e della sensibilità
Per Giovanna Bonani, estetista in Val di Non, il corso di estetica oncologica è stato un vero punto di svolta:
Non avevo mai trattato pazienti oncologici per il timore di fare qualcosa di sbagliato. Ma ho scoperto che con le conoscenze adeguate si può fare tutto. Mi ha colpito quanto poco si parli di estetica oncologica, nonostante sia un aiuto essenziale per i pazienti.
Giovanna sogna di creare una rete di estetiste specializzate in Trentino, connesse agli ospedali:
Sempre più persone, anche giovani, si ammalano. Sapere che possiamo offrire loro un supporto professionale e sicuro è una responsabilità, ma anche un’opportunità per fare la differenza.
Formazione che fa la differenza: crescere, specializzarsi, distinguersi
L’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino investe ogni giorno in una formazione d’eccellenza, perché sa che il vero motore della crescita professionale è la conoscenza. Specializzarsi non è solo un valore aggiunto, ma una leva fondamentale per distinguersi e affrontare con sicurezza le sfide del settore.
Il corso di estetica oncologica, fortemente voluto dal Direttivo di Categoria e reso possibile grazie all’impegno dell’Ufficio Formazione, è un esempio di questo impegno. Il percorso ha permesso alle estetiste associate di accedere a una formazione altamente qualificata direttamente a Trento, evitando costosi spostamenti, e a un costo fortemente agevolato rispetto al prezzo di mercato. Un risultato reso possibile anche grazie ai finanziamenti di Fondartigianato e Agenzia del Lavoro, che hanno contribuito a rendere questa opportunità accessibile a più professionisti.
L’Associazione continua a sviluppare un’offerta formativa sempre più ampia e mirata, per rispondere alle esigenze reali del settore e garantire ai propri associati opportunità di crescita concrete.
Un tocco che arriva al cuore
Cristina Patrizia Menichelli, estetista a Pozza di Fassa, ha vissuto in prima persona l’impatto della malattia:
Quando a mia madre è stato diagnosticato un cancro metastatico, ho capito quanto sia difficile per un malato sentirsi privato della propria dignità. Questo mi ha spinto a iscrivermi al corso di estetica oncologica.
Cristina ha sviluppato un approccio basato sull’empatia e sulla personalizzazione:
Ogni paziente vive la malattia in modo diverso. Accoglierli con sensibilità, cercare di farli sentire a proprio agio e restituire loro un po’ di serenità è fondamentale. Una volta, una paziente, dopo un trattamento, mi ha detto: «Mi sono sentita come nel grembo di mia madre». Questo dimostra il potere straordinario del contatto umano.
La scienza al servizio delle emozioni
Grazie ai progressi della ricerca, il tumore è sempre più spesso una parentesi nella vita di una persona. Tuttavia, gli effetti collaterali delle terapie, come la perdita di capelli o le ustioni da radioterapia, possono essere devastanti per la percezione di sé – spiega Angela Noviello – . Il nostro metodo insegna a personalizzare ogni trattamento, applicando il buon senso alla scienza. Non esistono protocolli rigidi, ma linee guida che permettono di adattarsi alle necessità di ogni individuo.
Anche i caregiver trovano nel metodo un supporto prezioso.
Spesso si sentono in colpa se si concedono un momento per sé stessi – sottolinea – , ma è fondamentale che ricarichino le energie per essere presenti quando serve davvero.
Verso un futuro di consapevolezza e inclusione
L’estetica oncologica sta diventando una realtà consolidata, in grado di trasformare la vita dei pazienti e di chi si prende cura di loro. Come ricorda Angela:
Questi trattamenti risvegliano le emozioni. Si tocca la cute, ma si arriva al cuore. Il contatto diventa un trattamento complementare, capace di restituire dignità e forza a chi sta affrontando la battaglia più difficile.
Un’esperienza che apre nuove prospettive
Morena Zanini, titolare di un centro estetico a Ponte Arche, ha conosciuto il corso di OTI grazie al programma di Maestro Artigiano:
Non conoscevo il tema dell’estetica oncologica, ma ho deciso di iscrivermi per imparare a trattare anche i pazienti oncologici. Purtroppo, ci sono sempre più clienti con queste problematiche e a volte i pazienti non ti dicono di essere malati. Lo scopri solo dopo che le cure sono ultimate, eppure li hai trattati comunque. Ciò che mi ha colpito di più del corso è stato il fatto che, attraverso le competenze acquisite, posso offrire loro un momento bello e piacevole. È incredibile pensare che possiamo davvero aiutarli. Ora mi sento in grado di trattare i pazienti oncologici con le giuste competenze. Prima non mi sentivo pronta a seguirli in modo corretto, ma questa esperienza mi ha aperto nuove prospettive. Mi piacerebbe entrare in ospedale e sperimentare a 360 gradi quanto appreso. Consiglio vivamente questo corso, perché tratta una tematica affascinante e ancora poco esplorata. Comprendere a fondo questo argomento è essenziale, e acquisire le competenze adeguate può davvero fare la differenza.