La Provincia risponde: il tema degli appalti

Sono state diverse le domande sottoposte al Direttore della Provincia Autonoma di Trento, Paolo Nicoletti, in merito al tema degli appalti. Dagli importi messi a base dell’appalto stesso, passando per il tema della tutela delle cooperative sociali, senza dimenticare l’affidamento di lavori intra ed extra Provincia e, ovviamente, tutto il sistema di controlli e sanzioni rispetto alla regolarità della fase esecutiva.

Pagamento diretto dei subappaltatori e lavoratori dei servizi pulizie

Rispetto al pagamento diretto da parte dei subappaltatori, strumento che tutta la Nazione ci invidia, esistono comunque difficoltà in quanto con alcuni strumenti semplici le aziende riescono ad aggirare la possibilità di tutelare i subappaltatori, spesso piccole aziende artigiane. Esiste un modo per svincolare l’emissione della fattura da parte dell’appaltatore principale dal titolo giuridico della fattura del subappaltatore? Noi ad esempio avevamo pensato di utilizzare lo stato di avanzamento come strumento che identifichi in modo chiaro le varie spettanze dei diversi soggetti.
Inoltre, abbiamo riscontrato difficoltà, soprattutto per lavoratori inerenti i servizi delle pulizie in cui l’incidenza della manodopera è molto elevata, di emettere qualche sconto: questo perchè ci si trova spesso a dover assumere personale già presente in loco con condizioni retributive vantaggiose che rendono una sorta di “trabocchetto” la possibilità di fare uno sconto importante. Si chiede dunque se sia possibile ponderare con massima attenzione la base d’asta, di modo da non vedersi costretti in sconti piccoli.

 

Sono temi delicati: lo strumento del pagamento dei subappaltatori lo abbiamo disciplinato concordando le modalità nel Tavolo appalti, che fino ad ora ha operato in tempi precisi senza imporre le soluzioni, ma concordandole con le associazioni di categoria. Siamo consapevoli però di aggiramenti e situazioni spiacevoli, ma ci impegneremo per trovare una soluzione e rendere la norma effettiva.
Rispetto al tema dei servizi di pulizie, anche in passato abbiamo riscontrato difficoltà. A tal proposito, la normativa sulle clausole sociali ci è stata riconosciuta come innovativa anche dall’Unione Europea. Tuttavia, credo sia comunque difficile tutelare il lavoratore a discapito dell’azienda, anche perchè vorrebbe dire che non abbiamo lavorato bene. Qualora avessimo a disposizione i dati specifici del lavoratore, come il suo inquadramento o la sua retribuzione, potremmo essere in grado di uscire con una base d’appalto più alta. In questo modo diamo una mano anche alle imprese della nostra provincia.

 

Monitorare con attenzione le Cooperative sociali

La normativa provinciale individua strumenti a tutela delle Cooperative sociali, assicurando alle stesse anche quote di riserva degli appalti pubblici. Tale riserva è volta alla promozione ed integrazione sociale di soggetti svantaggiati che possiamo senz’altro condividere. Tuttavia, non possiamo ignorare che nei medesimi settori operano numerose imprese artigiane. Ecco perhè è importante che, nell’assicurare a tali Cooperative riserve di appalti, vengano garantiti la verifica del reale impiego di persone svantaggiate che qualifichi la Cooperativa come Cooperativa sociale, senza che queste invece creino una concorrenza sleale alle imprese operanti nel settore. Dunque, è stato eseguito un monitoraggio degli appalti affidati con le quote di riserva o è possibile implementarlo?

 

Vero, abbiamo una legislazione di favore nei confronti delle imprese che operano attraverso persone più deboli, per consentire a queste ultime di avere opportunità lavorative. In particolare, la normativa a cui si fa riferimento, approvata nell’agosto del 2020, verrà applicata nel prossimo triennio 2021-2023. Come correttamente evidenziato, la tutela accordata a questi operatori economici non deve tradursi però in un utilizzo abusivo che va a discapito di altre attività. Per evitare ciò, dobbiamo prima di tutto intervenire preventivamente sui disciplinari di gara, ma poi anche con una verifica, nel corso dello svolgimento del servizio, che l’operatività sia corretta. In generale, dovremmo essere più bravi a controllare la regolarità della prestazione e anche ad erogare sanzioni nel momento in cui qualcuno si disallinea dai comportamenti corretti.

I dati dell'Osservatorio Lavori Pubblici

In questi anni sono stati molti gli sforzi che hanno fatto in modo che la maggior parte degli appalti rimanessero sul territorio trentino e infatti l’Osservatorio Lavori pubblici ci conferma questo dato. Ci viene spesso riportato che i dati del vicino Alto Adige sono migliori rispetto a quelli del nostro territorio. Perciò, è possibile avere i dati di affidamento degli appalti del territorio rispetto a quelli affidati a imprese fuori provincia elaborati dall’Osservatorio?

 

Appare evidente come un appalto piccolo possa essere maggiormente alla portata delle imprese del territorio e come, viceversa, divenga difficile aggiudicarsi un appalto più grande. Ovviamente, e mi sembra di notare un progressivo indirizzarsi verso questa scelta, è possibile anche l’aggregazione di imprese, assolutamente importante. Un esempio è il bando di tre anni fa relativo agli ascensori di ITEA, vinto da un’azienda di Pozzuoli: quest’ultima poi aprì sede legale nel nostro territorio, con ben cinque avvocati. Questo ci fa capire non solo che la concorrenza è molto forte ed attrezzata, ma anche l’importanza e la necessità di disporre degli strumenti giusti per non incappare in errori che possono compromettere le progettualità. Detto questo, ho una tabella rispetto all’aggiudicazione di appalti ad imprese locali nel 2020: il valore medio si attesta attorno al 90%, pur con la metà degli appalti, mentre nel triennio 2017-2019 il dato si è fermato al 62%.

Dai controlli serrati al prezzario provinciale

Nel sistema degli appalti pubblici uno degli aspetti di particolare rilevanza è il tema dei controlli in fase esecutiva. Ciò vale nel sistema degli appalti aggiudicati al miglior ribasso, spesso affidati con ribassi davvero eccessivi, sia in quelli affidati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nel quale i concorrenti si aggiudicano l’appalto sulla base di impegni assunti in offerta. Riteniamo che eseguire efficientemente i controlli in tutte le fasi di appalto sia l’unico strumento per assicurare non solo la qualità delle prestazioni, ma anche una concorrenza leale tra le imprese che operano nel pubblico. Chiediamo quindi che vengano attuati efficaci controlli e verifiche nel rispetto degli impegni assunti in gara, soprattutto per gli appalti che presentano ribassi molto elevati.
Inoltre, a favore di questi controlli, lo strumento principe è il prezziario provinciale: negli anni siamo sempre arrivati in corsa agli adeguamenti, ma quest’anno abbiamo già impostato un lavoro per il futuro. Su questo, chiediamo attenzione ed un impegno forte perchè un prezzo congruo e ben descritto porta vantaggi a tutti, favorendo controlli e garantendo alla Provincia di evitare le riserve e alle piccole imprese di essere penalizzate.

 

Parliamo di un tema molto importante: l’attenzione alla correttezza in questo settore va garantita fin dalla costruzione del bando, e poi anche nelle sue fasi successive. Rispetto al tema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, abbiamo capito che dobbiamo trovare delle regole operative pro futuro. Nella prossima riunione del Tavolo appalti, a tal proposito, presenteremo una proposta di linee guida che verranno poi discusse con voi per capire se siano o meno conformi con le aspettative. Sempre con il Tavolo appalti stiamo operando per individuare criteri per gli appalti di servizi nello stesso modo.
Sul prezziario, il ragionamento è giusto: l’adeguatezza non è tanto sui valori, ma anche nella descrizione del bene di cui si deve presentare l’offerta, tenendo in considerazione anche l’evoluzione tecnologica dei materiali. La qualità del prezziario non passa solo per una revisione dei prezzi, ma anche per una revisione delle voci.
Stiamo lavorando su questo, credo sia una tematica molto delicata ma anche un elemento di competitività: se completo ed allineato con i prezzi medi, il prezziario è uno strumento strategico.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

19.02.2021

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