La Provincia risponde: interventi economici e sostegno alle categorie

La Provincia Autonoma di Trento, come tutti i territori nazionali, ha dovuto fare (e sta ancora facendo) i conti con una crisi economica senza precedenti.

Quali sono dunque gli interventi in programma nei prossimi mesi, soprattutto alla luce della formazione del nuovo Governo Draghi? Come si svilupperà il Recovery Plan e come otterremo i fondi europei per rilanciare l’economia locale, in particolare nei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria in corso?

 

Recovery Plan: a che punto siamo?

Uno dei temi più importanti che il nuovo Governo Draghi dovrà affrontare, successivamente alla pandemia, sarà presentare il Recovery Plan italiano alla Commissione Europea, al fine di ottenere le risorse economiche provenienti proprio dall’Europa, circa 200 miliardi. Quali strumenti sta mettendo in campo la Provincia al fine di stimolare il Governo stesso verso questa direzione? Ed inoltre, verrà coinvolto anche l’EUREGIO?

 

Su questa partita mi viene da sorridere amaramente: la vicenda del Recovery Plan in Italia è veramente paradigmatica sul come si fanno le cose. Siamo partiti a metà agosto con il Governo che stimolava una corsa comune per presentare, entro settembre, il piano generale a Bruxelles. Questo anche allo scopo di ottenere il 10% delle risorse in più. Il 5 settembre 2020 la nostra Provincia ha mandato 32 aggregazioni di progetti, ma da lì non abbiamo più saputo nulla. Dal Governo mai nessuna risposta, non sappiamo se il Recovery Plan verrà ripartito tra le Regioni, almeno in parte, e se le Province Autonome avranno disponibilità maggiori. Tutti giustamente ci hanno chiesto qualcosa, dalle categorie ai sindacati, ma non siamo in grado di rispondere. Confidiamo nel nuovo Governo, tra l’altro già sollecitato da tutte le Regioni per capire quali progetti interesseranno queste ultime.

 

Ristori per il settore turistico (e non solo)

Per il settore turistico che risulta essere uno dei più importanti per l’economia del Trentino quali interventi pensate di mettere in campo per attirare i vecchi ed i nuovi clienti e soprattutto in che modo pensate di poter aiutare le aziende che svolgono servizi turistici inerenti al trasporto persone, che sono ferme da marzo del 2020 con una perdita di fatturato pari al 75%, con nessuna prospettiva di ripartenza nel breve periodo, spese costanti che debbono essere sostenute, con ripartenza dei mutui/leasing a giugno che senza alcun fatturato non sarà assolutamente possibile sostenere?

Ho visto l’ultimo rapporto dell’OCSE settimana scorsa, è impressionante: il settore manifatturiero e quello di ristorazione e turismo stanno cadendo verso il basso. Ma mentre il primo recupera, i secondi si stanno schiantando. Sono le imprese più piccole e deboli finanziariamente, quelle che hanno il maggior carico di operatori stagionali. Se siamo preoccupati perchè una società impiantistica non fa fatturato, siamo molto più preoccupati per tutti coloro che collaborano in questo sistema. Stiamo parlando di un dramma, le soluzioni per ripartire servono: con i Ristori, il Cinque dovrebbe arrivare a breve, ci aspettiamo che la filiera legata al turismo nelle località invernali riceva il giusto supporto. Subito dopo dobbiamo intervenire per capire i criteri con cui verranno erogati i fondi: le Regioni dell’arco alpino hanno preparato un documento al Governo per sensibilizzare su questo aspetto, senza dimenticare che le perdite sono state registrate anche durante il periodo natalizio. Per quanto riguarda la promozione, dobbiamo capire quando ci sarà la condizione per ripartire nella nostra Provincia: se riusciremo a vaccinare la popolazione anziana, svuotando gli ospedali, si conviverà tra Covid e attività. Auspichiamo già per Pasqua, ma confidiamo in una stagione estiva positiva.

 

Un focus sul Bilancio provinciale

Gli scostamenti in difetto per il budget del Bilancio provinciale come verranno compensati? Con tagli alla spesa pubblica e ai costi del personale? Oppure, cosa più semplice e immediata, con un taglio ai lavori pubblici?
Inoltre, come possono i minori lavori rilanciare l’economia provinciale e come avete pensato di dare slancio al mondo dell’edilizia, trainante per molte categorie oltre che per quelle di interesse?

 

Sul 2020-2021 come Autonomie speciali abbiamo fatto un accordo con lo Stato, il quale ci darà risorse per compensare il minor gettito registrato. Così torneremo a pari, ma non disporremo di risorse maggiori per intraprendere un’azione di rilancio dell’economia. Questo ovviamente non va bene e le risorse disponibili non saranno sufficienti per intervenire con provvedimenti importanti a favore delle imprese, pur avendo fino ad oggi riscontrato una grande voglia di investire da parte di queste ultime. Il nostro piccolo contributo verso lo Stato dovrà dunque essere riconsiderato, dato che quando il debito pubblico era il 60% del PIL esso aveva certo valore, ed ora che invece  il debito rappresenta il 157% del Prodotto Interno Lordo serve capire come muoversi.
Il Bilancio 2021-2023 approvato dalla Giunta però si muove verso ragionamenti nuovi rispetto alle risorse da allocare: soprattutto, dovremmo cercare di ottenere di più dall’Europa e capire come operare per inserire nel sistema anche il risparmio privato.

 

Ulteriori sostegni economici e il Tavolo dell'imprenditoria femminile

La Provincia prevede ulteriori interventi economici a sostegno delle categorie e imprese colpite da una crisi che si rifletterà su tutto il 2021?
Inoltre, rispetto all’imprenditoria femminile, è stato istituito il Tavolo presso l’Agenzia del Lavoro chiesto e promosso nel giugno 2020 dalla Provincia per sostenere il ruolo sociale ed economico delle donne che lavorano?

 

Stiamo attendendo le misure nazionali, soprattutto per il settore del terziario, ma non aspetteremo l’assestamento di Bilancio previsto a metà dell’anno per mettere in campo delle azioni concrete di supporto all’economia. Non dobbiamo però duplicare gli interventi ma essere selettivi, attrezzandoci per l’economia locale dopo aver capito gli indirizzi nazionali. Devono esserci risorse per tutti, da chi a chiuso a chi invece ha voglia di continuare ad investire.
Rispetto al Tavolo, la dirigente dell’Agenzia del Lavoro ha chiesto al Coordinamento Imprenditori la nomina dei membri designati, dunque siamo pienamente allineati.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

19.02.2021

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