La riforma del Codice Penale dedicato ai Beni Culturali: un incontro per capirne gli effetti

 

Premessa

In seguito ai numerosi atti vandalici a danno di beni artistici dal valore inestimabile, il Parlamento italiano, con la riforma del Codice penale dedicato ai Beni culturali, introdotta dalla Legge n. 22 del 9 marzo 2022,  ha varato una modifica sostanziale alle norme che regolano i reati contro il patrimonio culturale.

La riforma appare di particolare interesse per la categoria dei Restauratori associati, che da sempre lotta per la difesa di una professione a cui il Codice dei Beni culturali riserva in via esclusiva la possibilità di intervento sui beni tutelati.

 

L’incontro

Per approfondire il significato e le implicazioni delle modifiche apportate,  l’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino ha organizzato un incontro che si terrà VENERDì 20 OTTOBRE 2023 a Palazzo Geremia in via Belenzani a Trento.

L’evento, patrocinato dal Comune di Trento, oltre alla categoria dei restauratori associati, è rivolto a tutti gli stakeholder ed in particolar modo a coloro che con responsabilità amministrano o gestiscono il Patrimonio Culturale Trentino, con l’ambizioso obiettivo di far dialogare le forze dell’ordine con il territorio.

La Riforma

Scopo della riforma è quello di ridefinire l’assetto della disciplina, nell’ottica di un tendenziale inasprimento delle sanzioni.Vengono così creati sei nuovi delitti, la cui ragion d’essere si rinviene nell’oggetto delle condotte: il bene culturale. Le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale – prima ripartite tra Codice penale e Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. n. 42 del 2004) – vengono inserite nel Codice penale con l’obiettivo di operare una profonda riforma della materia e inasprire il trattamento sanzionatorio.

Alla base di queste riflessioni ci sono la peculiarità del bene protetto e gli strumenti ed organi di tutela del bene stesso. Tra questi rientrano a pieno titolo gli attori coinvolti nel convegno che, per i rispettivi ruoli, agiscono a difesa del Patrimonio culturale al fine di assicurarne una tutela effettiva ed efficace.

Così sicuramente per la Soprintendenza dei Beni Culturali, che riveste un ruolo primario nella valorizzazione e nella tutela dei beni architettonici, paesaggistici e culturali; altrettanto per i Nuclei dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, deputati alla tutela del patrimonio culturale ed artistico italiano, ai quali la riforma ha assegnato nuovi strumenti di indagine, difesa ed intervento.

L’evento è gratuito e aperto a tutti gli associati e alle imprese artigiane interessate.

I posti sono limitati e per partecipare è necessaria l’iscrizione.

DATA DI PUBBLICAZIONE

02.10.2023

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