L’autunno caldo delle imprese – L’editoriale

Da qualche decennio oramai gli autunni per le imprese sono caldi. E non tanto per il clima o per le rivendicazioni sindacali, ma per i provvedimenti proposti dai Governi nelle finanziarie di fine anno. In questo senso promette bene anche la legge di bilancio proposta dal Governo giallo-rosso. Il governo PD-Cinque Stelle aveva infatti esordito ponendosi 3 obiettivi economico-finanziari, peraltro condivisibili: modificare in positivo il rapporto con l’Europa per calmare i mercati finanziari e ottenere dalla UE buone flessibilità di bilancio; bloccare
l’aumento generale e automatico dell’IVA; tagliare le tasse sul lavoro (cuneo fiscale). E vista la “coperta corta” del bilancio, francamente non ci aspettavamo tante altre novità.
Invece dal Consiglio dei Ministri sono sbocciate una serie di tasse come quelle sulla plastica, sulle bevande gassate e sulle vetture aziendali che, per il pressapochismo con cui sono state proposte, non comprendiamo se racchiudono una vera strategia politica per la salute dei cittadini e dell’ambiente oppure se sono semplicemente nuove tasse travestite da intenzioni politicamente corrette. Vedremo come e in quali termini queste proposte “a seguito delle intese” verranno modificate, corrette e dilazionate nelle commissioni e nelle aule del Parlamento. Ad ogni modo condividiamo il giudizio di molti interlocutori: pensiamo che tali provvedimenti si annunciano, si modificano, si dilazionano o si ritirano non in base alla loro presunta efficacia, ma in base agli interessi dei gruppi sociali che ministri e partiti pensano di rappresentare. Per questi motivi questo Governo, a cui obiettivamente non si poteva chieder molto,
esprime inaffidabilità a causa dei difficili rapporti interni, mostra incomprensione dei problemi delle imprese e ostilità nei confronti delle loro esigenze. Ricordiamo, fra l’altro, che Confartigianato in Camera dei Deputati ha ufficialmente depositato alcuni emendamenti al Decreto Legge sulle materie fiscali. I principali emendamenti riguardano l’abrogazione dello Split Payment nei rapporti con le amministrazioni pubbliche, la riduzione della ritenuta dell’8% sui pagamenti di lavori soggetti a detrazione fiscale; l’abrogazione delle sanzioni in   materia di POS e mancati pagamenti con carte di credito o bancomat; e soprattutto la soppressione del meccanismo “Ecobonus scontato in fattura”, che tanta preoccupazione ha creato e sta creando in moltissime piccole imprese della filiera casa. Si tratta di emendamenti vitali per maggioranza delle imprese e di gran buon senso politico, ma che a nostro parere  incontreranno difficili condivisioni all’interno di un Governo caratterizzato da troppi veti incrociati.
In Trentino ci aspettiamo un autunno più stemperato. Il 5 novembre scorso la Giunta Fugatti ha presentato le linee della prossima legge di bilancio e, per quanto ci è dato di capire dai dati ancora in bozza, si tratta di linee condivisibili.
Vengono stanziate o confermate le risorse per importanti infrastrutture del territorio, quali la variante di Cles (56 milioni), la variante di Pinzolo (80 milioni), il raddoppio della parte ella S.S.47 lungo la Bassa Valsugana, la Circonvallazione di Rovereto (90 milioni a carico dell’Autostrada del Brennero), il collegamento Loppio – Alto Garda (ulteriori 190 milioni). Come abbiamo sostenuto anche noi agli Stati generali della Montagna, viene confermata l’attenzione ai territori caratterizzati da differenti livelli di sviluppo economico: più sostegno alle imprese di montagna; più sostegno alle “attività multi servizio” delle zone svantaggiate; sostegno alle imprese giovanili.
Approviamo con grande convinzione il sostegno alle famiglie attraverso l’assegno di natalità e l’abbattimento del costo degli asili nido, indispensabili anche per la continuità lavorativa delle donne. Approviamo il sostegno alle famiglie più deboli attraverso l’esenzione dell’addizionale IRPEF per i redditi fino a 15.000 euro. Di converso l’addizionale viene incrementata dello 0,5% per i redditi superiori ai 55.000 euro. Sul versante che riguarda le imprese in senso stretto, rileviamo che il prelievo IRAP e IMIS rimarrà pressoché invariato.
Per il resto, la bozza della legge di bilancio trentina contiene tre proposte dalle prospettive molto interessanti. Tali proposte per ora sono solo annunciate, quindi potremo darne una valutazione solo dopo che ci verranno illustrate nel dettaglio. Esse sono:
a) L’istituzione di un “Fondo per la crescita” con una dotazione di 1,5 milioni, a disposizione delle imprese che effettueranno investimenti particolarmente innovativi e strategici. Sarà necessario conoscere e valutare i criteri che verranno proposti per la gestione del Fondo.
b) L’incarico alla Camera di Commercio di supportare le politiche provinciali. La CCIAA dovrebbe diventare lo strumento delle analisi e delle proposte di sviluppo in alcuni ambiti strategici, quali i controlli sulle imprese; i fabbisogni formativi delle imprese; l’efficacia dei contributi a favore del sistema economico. Questa proposta dovrà essere seriamente discussa e approvata da tutte le Associazioni imprenditoriali trentine.
c) La riconversione di circa 200 strutture alberghiere dismesse, attraverso la modifica delle norme urbanistiche. Si tratta di un atto coraggioso, che affronta un argomento delicato sia dal punto di vista sia economico che ambientale, e pertanto merita adeguati approfondimenti. In conclusione, a livello provinciale, si profila per il 2020 un bilancio ancora rassicurante. I problemi potranno sorgere eventualmente nei rapporti con le leggi di bilancio dei governi nazionali.
E sotto questo aspetto dobbiamo ammettere che i colori delle diverse maggioranze governative non fanno grandi differenze per la nostra autonomia. Per questo motivo siamo convinti che sia fondamentale mantenere una stretta e convinta alleanza con l’Alto Adige, per tutelare le risorse e le competenze delle Province Autonome dagli effetti negativi delle manovre statali sulle finanze provinciali.

Marco Segatta – Presidente dell’Associazione Artigiani Trentino

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DATA DI PUBBLICAZIONE

13.11.2019

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REFERENTE

Stefano Frigo
Comunicazione