Lavori sul ponte Lueg, De Zordo: “Una tragedia economica europea”

A partire dallo scorso 1° gennaio, l’Austria ha avviato il restringimento a una sola corsia sul ponte Lueg, lungo 1,8 chilometri, situato sull’autostrada del Brennero. Questo viadotto, costruito nel 1969, sarà demolito e ricostruito per motivi di sicurezza, con i lavori che dovrebbero iniziare in primavera e durare circa tre anni. Questa decisione, che avrà un forte impatto sul traffico, è stata ampiamente criticata dalle rappresentanze locali delle più diverse categorie di lavoratori (in particolare gli autotrasportatori), che avevano già lanciato l’allarme a novembre, proponendo soluzioni per mitigare le difficoltà nei trasporti.

Il restringimento della carreggiata potrebbe causare code fino a 80 chilometri, con danni stimati fino a 640 milioni di euro all’anno per l’economia italiana, in particolare per i settori legati all’export e per il turismo, poiché i turisti potrebbero evitare l’Italia a favore di altre destinazioni. Per ridurre l’impatto, alcune soluzioni, come l’eliminazione del divieto notturno per i mezzi pesanti, sono state proposte, in quanto permetterebbero di diluire il traffico durante le ore notturne, evitando un concentramento eccessivo di veicoli in poche ore.

Inoltre, è stato presentato uno studio che suggerisce che, con l’inversione del posizionamento dei mezzi pesanti, si potrebbe gestire il traffico senza necessità di ridurre a una sola corsia. Nonostante le critiche e le proposte alternative, l’Austria non ha ancora risposto alle richieste di modifica del piano.

L’assessore provinciale al turismo trentino, Roberto Failoni, ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente l’evolversi della situazione, sperando che l’impatto sui turisti sia minimo e garantendo supporto per suggerire percorsi alternativi ai visitatori. Nonostante le difficoltà, il Trentino rimane una destinazione turistica di prim’ordine.

 

Sul tema è intervenuto inoltre il presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, Andrea De Zordo, che ha spiegato:

È una tragedia economica europea. Con il traffico su una sola corsia per senso di marcia si determinerà il tracollo dell’arteria. Come rappresentanti di numerose categorie di lavoratori, abbiamo sostenuto in maniera unitaria la contrarietà rispetto all’intenzione austriaca di ridurre il traffico su una sola corsia. Questa decisione rende infatti impossibile il traffico di merci da e per l’Italia e sarebbe un ulteriore elemento di difficoltà in un quadro già difficile dell’economia tedesca e del manifatturiero italiano pesantemente azzoppato da una situazione fragile. Si colpiscono tutti i settori legati all’export. Le chilometriche code che potrebbero formarsi sarebbero impossibili da smaltire nell’arco di una giornata e si stimano danni milionari per l’economia italiana. In più, non bisogna dimenticarlo, ci saranno i danni per il turismo: sicuramente infatti verranno scelte mete diverse rispetto all’Italia.

DATA DI PUBBLICAZIONE

03.01.2025

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