L’editoriale di luglio
Dalla nostra rivista, il messaggio mensile del Presidente Provinciale
I delegati artigiani: presidio sui territori, traino per le categorie
Fra marzo e giugno di quest’anno si sono svolte le assemblee dell’Associazione per il rinnovo di tutte le cariche sociali per il mandato 2020-2023. Con un grande sforzo organizzativo, pesantemente vincolato dall’emergenza sanitaria, abbiamo gestito 111 riunioni territoriali e di categoria, che hanno portato, complessivamente, all’elezione di 380 rappresentanti fra delegati territoriali, delegati di categoria e componenti dei Consigli direttivi del Movimento Donne e Gruppo Giovani.
Ritengo sia utile, quanto doveroso, in primis per i nostri associati, ma anche per i responsabili delle altre categorie economiche, per gli amministratori pubblici, per i referenti politici, conoscere coloro che, capillarmente, rappresentano l’artigianato a livello sindacale o di servizi pubblicando, in questo numero della rivista, i riferimenti di tutti i nuovi eletti.
Un focus sui ruoli lo voglio però riservare ai delegati territoriali e ai delegati di categoria in vista dell’avvio dei lavori del nuovo mandato che, lo ricordo, durerà un quadriennio.
Nella nostra grande Associazione, costituita nel lontano 1946, lo statuto attribuisce ai delegati la funzione della rappresentanza primaria, una caratteristica che accumuna tutte le associazioni imprenditoriali. Però, nella nostra organizzazione, vige una originale particolarità in quanto i delegati vengono espressi a due diversi livelli: il livello del territorio e il livello della categoria. Questo perché l’artigiano, per fare un esempio, che produce serramenti in legno nel suo laboratorio, è un’impresa con determinate esigenze legate al territorio nel quale ha sede l’attività; ma, nello stesso tempo, è un’impresa del settore legno con esigenze legate alla specifica categoria dei serramentisti in legno.
In sostanza, mentre tutte le imprese appartengono sia ad un territorio che ad una categoria, i nostri delegati artigiani hanno compiti diversi. I delegati di territorio e di categoria rappresentano ambedue le nostre “anime”, ma presidiano problematiche ed esigenze in gran parte diverse, anche se non contrapposte, volte alla crescita dell’artigianato nel suo complesso.
I delegati territoriali hanno soprattutto il compito di presidiare, nel proprio ambito, i collegamenti con gli altri settori economici, i rapporti sul territorio con le altre organizzazioni, con le amministrazioni locali, gli enti, le scuole, gli istituti di credito, e così via; insomma devono cogliere, comprendere e promuovere le esigenze delle imprese associate nell’operatività e nella gestione generale del territorio. Un ruolo di presidio che affonda le sue radici nella storia della rappresentanza sindacale per la nostra Associazione.
I delegati di categoria sono chiamati ad affrontare le tematiche del proprio settore: cosa cambia nei mestieri, cosa cambia nei mercati, nell’organizzazione, nella comunicazione, nelle normative di settore, nella scuola, nel rapporto con i dipendenti e con i sindacati della categoria di riferimento. Ma sono chiamati anche a formulare proposte che siano orientate alla crescita competitiva dell’artigianato. Un ruolo di traino ispirato da quelle “competenze generative” rese possibili dall’integrazione tra il sapere, il saper fare e il saper ideare.
Dunque ruoli diversi, paralleli e non contrapposti, anche perché spesso la risposta a certe problematiche ci riconduce alle estese competenze della nostra autonomia di governo. Pensiamo, ad esempio, ai temi dell’urbanistica, della sicurezza, della formazione, delle scuole professionali, del credito, dell’edilizia, dei trasporti, degli orari delle attività. Tutti temi che coinvolgono le imprese di ogni territorio ma anche le imprese in quanto appartenenti a singole categorie.
Quindi è fondamentale, per il bene di tutto l’artigianato, che i territori e le categorie affrontino assieme i problemi e individuino assieme le soluzioni, attraverso la puntuale presenza dei delegati ai momenti deputati al confronto, dall’assemblea alla riunione di giunta, dal consiglio territoriale al direttivo di categoria, dal tavolo politico al tavolo tecnico, ispirati da un agire comune e sinergico.
Spetta poi alla Giunta esecutiva dell’Associazione fare la sintesi del corposo e intenso lavoro portato avanti dai delegati, avanzando, per voce del suo Presidente, le proposte a livello comunale, provinciale e nazionale. Senza, peraltro, dimenticare il prezioso contributo offerto anche dai Movimenti, ai quali è demandato il compito di consolidare lo spirito di associazionismo imprenditoriale con l’apporto di idee e iniziative che valorizzino il ruolo delle donne e dei giovani. Così come l’Anap, l’associazione dei nostri pensionati, ha il compito di valorizzare il ruolo e l’esperienza di chi artigiano lo è stato nella forma ma lo sarà sempre nella sostanza.
Lascio, volutamente, a queste battute finali il richiamo ai terribili quanto imprevedibili momenti che abbiamo passato e che, ancora, condizionano quotidianamente il nostro vivere e il nostro lavorare. Se non altro, ci hanno ricordato quanto siano importanti la coesione e la partecipazione, valori che solo un’Associazione complessa e articolata come la nostra, ma con solide radici sul territorio, può garantire.
Auguri di buon lavoro a tutti noi.
Marco Segatta
Presidente Provinciale