Nasce il Tavolo Legno trentino

Nasce il Tavolo Legno trentino, a supporto dello sviluppo delle aziende della filiera del legno, riunitosi lo scorso 15 luglio 2021, per la prima volta nella sala di Trentino Marketing.

 

Tavolo Legno: di cosa si tratta?

Il Tavolo rappresenterà un’occasione di confronto, dialogo e lavoro sinergico tra diverse rappresentanze del nostro territorio. Proprio ieri infatti, hanno preso parte al primo incontro gli assessori provinciali Giulia Zanotelli (agricoltura, foreste, caccia e pesca) e Achille Spinelli (sviluppo economico, ricerca e lavoro), i rappresentanti dell’Associazione Artigiani di Trento, Confindustria, Camera di commercio, Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’ energia, Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna ed infine il Dipartimento Sviluppo economico, ricerca e lavoro.

Tra gli obiettivi, quello di discutere assieme rispetto alle criticità e delle opportunità legate al settore legno, comparto che può vantare numeri importanti: sono 35 infatti le aziende della filiera legno associate a Confindustria (con 900 addetti) e 1.470 quelle artigiane (con 4.023 addetti tra artigiani, titolari, soci, collaboratori).
Per la prima lavorazione, in Trentino ci sono 138 aziende, per 1.223 addetti. Il loro impatto economico è pari allo 0,9% del Pil.
Le assegnazioni forestali valgono 540 mila metri cubi, con un milione di metri cubi che rappresenta l’ aumento di massa legnosa annuale:
Rispetto alla vendita online, il portale del Legno trentino è l’unica piattaforma disponibile.

Inoltre, tra i temi toccati durante la riunione anche la disponibilità di materia prima in Trentino, il superamento delle criticità legate agli effetti della tempesta Vaia, le dinamiche della concorrenza internazionale e le idee per uno sviluppo condiviso del comparto.

 

Le proposte e le problematiche evidenziate dall’Associazione Artigiani

Dalle categorie economiche sono emerse due problematiche principali:

 

La carenza di materia prima

Rispetto a questo primo punto, abbiamo evidenziato alla Provincia come sia necessario aumentare la resa dei boschi trentini.
Le imprese della prima lavorazione infatti, trattano un grande quantitativo di materia prima ed è quindi necessario trovare delle soluzioni che possano permettere ai boschi trentini di massimizzare la resa.
Si potrebbe quindi, ad esempio, pensare ad abbandonare la ricrescita naturale in alcune zone per passare al reimpianto degli alberi, guadagnando così circa 8/10 anni tra un taglio e l’altro.

 

Il problema della biomasse

Per quanto riguarda le problematiche legate alle biomasse, le complessità sono molteplici; tuttavia, la più urgente riguarda la necessità di attivarsi con il Ministero per prorogare la possibilità, per gli impianti a biomassa situati fuori provincia, di ritirare il materiale proveniente da schianti Vaia come fosse proveniente da filiera corta. Tale possibilità, scadrà il prossimo 31 dicembre e dopo questa data non sarà più conveniente ritirare il materiale per molti impianti a biomassa fuori provincia.
Su questo punto, l’assessora Zanotelli si è presa l’impegno di sentire Roma e capire come procedere.
Si è poi discusso di come sviluppare ulteriori impianti a biomassa in modo da aumentare il consumo e ridurre al minimo le problematiche di smaltimento di questo sottoprodotto della lavorazione.

 

Spinelli: “Creiamo insieme filiera forte”

L’assessore provinciale Achille Spinelli ha commentato così l’istituzione del Tavolo Legno trentino:

Vogliamo creare assieme una filiera efficace e forte. Rafforzarla, renderla meno frammentaria, superando alcuni aspetti critici che hanno interessato il distretto in passato. Il nostro scopo è naturalmente creare: noi infatti viviamo di sviluppo. Solo se si cresce si può restare sul mercato, portando tecnologia e innovazione.
Altrettanto importante è un rapporto stretto con i centri di ricerca e l’ università, che potrà certamente rafforzare le capacità delle aziende e degli operatori.

DATA DI PUBBLICAZIONE

20.07.2021

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REFERENTE

Jacopo Pedrotti
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