Tfr: dove lo metto?
A questo punto le opzioni sono tre con qualche novità in tema di tassazione: Il dipendente opta per lasciare il tfr in azienda; la tassazione applicata al momento della cessazione del rapporto di lavoro sarà quella media dell’ultimo quinquennio; fin qui nessuna novità. Sulle rivalutazioni annue delle somme accantonate la tassazione passa dall’11 al 17%; In alternativa il dipendente lascia il tfr presso un fondo di previdenza complementare come ad esempio Laborfonds; anche in questo caso la tassazione sulla rivalutazione (o meglio sul rendimento finanziario) passa dall’11 al 17%; Il dipendente, infine, dal 2015, potrà chiedere il pagamento del tfr maturando in busta paga; avrà così un aumento della retribuzione netta senonchè tale incremento sarà tassato non con una aliquota medi (necessariamente più favorevole) ma con l’aliquota marginale (quella applicata sull’ultima fetta di reddito). Lo svantaggio si vede: per redditi intorno ai 26-28.000€ si tratta di passare da una tassazione del 23% al 27%. Ancor più lo svantaggio per chi chiede il tfr in busta paga con redditi maggiori. Con redditi introno ai 50.000€ la tassazione passa dall’aliquota media del 26% al 38%. Read more