DEPLOYED
No a nuovi costi per le piccole imprese!
Giorgio Merletti, presidente di Rete Imprese Italia, al premier Renzi: “In Jobs Act no a nuovi costi per le piccole imprese.” “No a interventi sul Tfr che sottraggano liquidità alle piccole imprese, sì al Jobs Act a patto che non produca nuovi costi a carico delle Pmi, accelerare l’approvazione dei decreti attuativi della riforma fiscale”. Queste, in sintesi, le indicazioni espresse da Giorgio Merletti, Presidente di Rete Imprese Italia, durante l’incontro di stamane a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e i rappresentati del Governo. In tema di Tfr, il Presidente Merletti riferisce che "il premier Renzi ha assicurato che l'operazione anticipo del TFR si farà solo se si individua un meccanismo che rende neutro, in particolare per le PMI, l'erogazione del maturando per i lavoratori che ne facciano richiesta". Per quanto riguarda la riforma del lavoro, Merletti ha ribadito generale apprezzamento, ma ha messo in guardia: “La riforma non deve provocare nuovi costi per le piccole imprese e, in materia di ammortizzatori sociali, non si dovranno prevedere interventi di ‘taglia’ sproporzionata per le Pmi”. Preoccupazione è poi stata manifestata dal Presidente Merletti per l’ipotesi avanzata dal Premier durante l’incontro di estendere le regole della rappresentanza sindacale per legge. “L’accordo in materia fatto da Confindustria con Cgil, Cisl, Uil – ha detto Merletti - non è nemmeno tecnicamente traslabile alla realtà delle micro e piccole imprese”. Altro argomento oggetto dell’incontro, la legge delega sulla riforma fiscale per la quale il Presidente di Rete Imprese Italia ha chiesto di affrettare l’approvazione dei decreti attuativi, incontrando l’assenso del Presidente Renzi che si è impegnato ad accelerarne la presentazione. Read more
Verso la riconferma delle detrazioni
Con il disegno di legge di stabilità, che sarà varato la prossima settimana, dovrebbero trovare piena riconferma le detrazioni d’imposta: · del 65% sulle spese per gli interventi riguardanti la riqualificazione energetica (che interessano oltre alle persone fisiche anche enti e società); · del 50% sulle spese per il recupero del patrimonio edilizio (che riguardano solo le persone fisiche). Sulla base delle normativa vigente tali agevolazioni risultavano progressivamente depotenziate a partire dal 2015. La piena riconferma è importante in quanto da un lato stimola la spesa dei privati su beni di investimento (i fabbricati civili o strumentali) dall’altro promuove il settore della (piccola) edilizia che ha forte necessità di rilancio. Inoltre è una norma di facile applicazione e comprensibile (se paragonata ad altre astrusità è un vero lusso). Non prevede graduatorie nè limiti di bilancio; restano naturalmente i limiti massimi di spesa (es. 96.000€ per le spese di recupero edilizio) che in genere sono adeguati per le necessità delle famiglie. Read more
Incontri sul territorio organizzati da Associazione Artigiani e Mutua Artieri
Associazione Artigiani e Mutua Artieri organizzano una serie di incontri sul territorio per affrontare alcuni temi legati alla “persona” quali: le malattie professionali dell’artigiano; le agevolazioni sociali collegate all’ICEF; l’attività di Mutua Artieri, suo grado di soddisfazione; nuova proposta di piano sanitario ad adesione volontaria, introduzione del fermo impresa; cosa è la non autosufficienza? Come affrontarla e come sostenerla. Di seguito l'elenco delle riunioni territoriali: Tonadico, 14 ottobre (sala Negrelli, Comunità di Primiero, via Roma 58); Tesero, 20 ottobre (Auditorium C. R. Valle di Fiemme, Piazza C. Battisti); Tione, 21 ottobre (Associazione Artigiani, loc. Tonello 5/A Zuclo); Levico Terme, 22 ottobre (Sala della Cassa Rurale di Levico, filiale di via Avancini 4); Malè, 29 ottobre (Sala Assemblee della Comunità Valle di Sole, via 4 novembre 4); Rovereto, 5 novembre (Associazione Artigiani, via del Garda 44/g Rovereto); Mezzolombardo, 6 novembre; (sala Dalla Brida - Mezzolombardo) Trento, 11 novembre (Sala Duecento, sede Associazione Artigiani, via Brennero 182); Cles, 12 novembre (Sala Cassa Rurale di Tuenno, Via Marconi, 58 - Cles); Cembra, 13 novembre (Sala Comunale, Cembra) Arco, 19 novembre (Auditorum Scipio Sighele, Piazza Maria Contini Riva Del Garda). Tutti gli incontri saranno alle ore 20.30. Il prossimo incontro sarà ad Arco il 19 novembre presso l'Auditorum Scipio Sighele, Piazza Maria Contini di Riva Del Garda. Considerata l’importanza degli argomenti trattati e il contesto sociale che stiamo vivendo, raccomandiamo la massima partecipazione. Read more
Novità per i minimi!
E’ allo studio la revisione del regime dei minimi. Le modifiche dovrebbero riguardare l’applicazione di un’aliquota al 15% e soglie di ricavi massimi differenziate per le diverse categorie di attività da 25.000 a 55.000 euro (con un ampliamento rispetto al limite unico attuale di 30.000€). Il nuovo regime forfettario sostituirà i vari regimi semplificati oggi esistenti, compreso quello dei minimi che oggi pagano un'imposta sostitutiva con aliquota del 5 per cento. L'attuazione della delega fiscale prevede la riforma dei regimi fiscali, che saranno ridotti a tre: il nuovo regime forfettario di cui si è detto, il regime ordinario e un regime semplificato, quest’ultimo con un sistema di determinazione del reddito secondo il principio di cassa (e non di competenza come è l’attuale). Read more
Tagli di spese o maggiori imposte? Uno sguardo alla legge di stabilità..
Al 15 ottobre il Governo deve presentare la legge di stabilità (la vecchia legge finanziaria) per il 2015 e come ogni hanno la difficoltà è quella di far quadrare i conti utilizzando tre strumenti: 1. il taglio della spesa pubblica; 2. l’aumento delle entrate; 3. l’aumento del deficit (in sostanza aumentare il debito pubblico). L’ultima scelta è quella politicamente più facile ed è stata adottate con così tanto entusiasmo nel passato che oggi abbiamo un debito pubblico di 2.000 miliardi. I vincoli europei obbligano oggi l’Italia a non creare un deficit (differenza tra entrate e uscite annue) superiore al 3% del prodotto interno lordo (in sostanza il debito aumenta ancora ma con degli incrementi monitorati e limitati). Questa leva è già utilizzata al massimo e non ci sono più margini. La seconda leva, l’aumento delle tasse, sembra la più impopolare ma nella sostanza è stata utilizzata pienamente e non serve dilungarsi sugli aumenti dell’iva, della tassazione sugli immobili, della tassazione sul lavoro e sulle imprese promossi da tutti i governi. La prima opzione, tagliare le spese (soprattutto gli sprechi), parrebbe la più logica ma di fatto questa è la leva che presenta la maggior resistenza. Tornando alla legge di stabilità si prevede anche una riduzione delle spese da 7 a 10 miliardi per il 2015. Tra i tagli si trovano minori trasferimenti a regioni ed enti locali e tagli ai ministeri. Non mancherà tuttavia una clausola di salvaguardia a fini iva per cui se i tagli non riusciranno si applicherà automaticamente un ulteriore aumento dell’iva (in sostanza se la leva 1 non si sblocca si utilizza di nuovo la leva 2). Da considerare infine che tra le varie ipotesi vi è anche la revisione delle detrazioni fiscali: senza dubbio, si tratta di una necessità urgente quella di rivedere la selva di detrazioni; resta il fatto che ridurre le detrazioni assomiglia molto ad un aumento della tassazione. Read more
Vuoi partecipare al Mercatino Magnifico a Cavalese?
Per espressa volontà del Comune di Cavalese, assessorato alle attività economiche , del Consorzio Cavalesemozione, della Magnifica Comunità di Fiemme e dell’ Apt di Fiemme nasce a Cavalese per la prima volta il “ Mercatino Magnifico “. Si tratta di un tradizionale mercatino di Natale che prenderà vita nel giardino della Magnifica Comunità di Fiemme e che verrà inaugurato il 5 dicembre 2014. Il mercatino è rivolto alle aziende ed ai produttori con la finalità di sostegno all’imprenditoria, promozione e diffusione dei prodotti agro alimentari trasformati e non, dei prodotti biologici, quelli aventi marchi di qualità, o particolari caratteristiche di unicità e dei prodotti dell’artigianato, attribuendo precedenza alla produzione locale. In allegato la scheda di iscrizione, il regolamento e il programma degli eventi collaterali. La domanda di iscrizione dovrà essere compilata in ogni sua parte, sottoscritta ed inviata a mezzo e-mail al seguente indirizzo: info.ogp@ogp.it, oppure a mezzo fax al seguente numero: 0461/1823301, alla segreteria organizzativa dell’evento OGP Srl, Via dell’Ora del Garda 61 - 38121 Trento, Tel. 0461/1823300. Per ulteriori informazioni: Assessorato al Turismo, Commercio , Pubblici Esercizi, Artigianato, Industria e Pari Opportunità. Via S. Sebastiano, 7 - 38033 Cavalese Tel. 0462/237519 Fax 0462/237550 e-mail: segreteria@comunecavalese.it Read more
Solo art. 18?
Il superamento dell’ articolo 18 interessa la minoranza delle imprese (anche se si tratta delle aziende economicamente più rilevanti) ed è uno dei freni degli investimenti esteri in Italia. E’ una battaglia di retroguardia e il suo superamento consentirà rendere maggiormente uniformi i diritti dei lavoratori nel settore privato. Ma esiste un altro articolo 18 di cui non si parla e riguarda l’inamovibilità dei dipendenti pubblici. Nel settore pubblico non esistono crisi, ridimensionamenti, esuberi, licenziamenti collettivi o disciplinari. Il concorso pubblico (per chi lo ha fatto) non può costituire la garanzia di inamovibilità permanente anche perché tale ipoteca rischia di essere estremamente disincentivante per le forze più volenterose che operano nel settore pubblico. Non si tratta di proporre una aprioristica riduzione del numero dei dipendenti pubblici (diminuzione che è già in corso a causa del blocco del turn over) ma di applicare in tutti i settori lavorativi le stesse norme, pubblico o privato che sia. Considerato che in Italia i dipendenti pubblici sono circa tre milioni e mezzo e una parte di questi occupa i settori più sensibili dell’amministrazione pubblica sicuramente non è un argomento molto popolare. Vogliamo almeno parlarne? Read more
Ancora sull’abusuvismo!
Confartigianato ribadisce l'appello contro l'abusivismo! Quello del benessere è uno dei pochi settori che ha resistito alla crisi. Infatti, a fronte di una contrazione della spesa nei settori dei beni essenziali, si registra una crescente attenzione dei consumatori alla conservazione della salute, al benessere e alla migliore qualità della vita anche attraverso la cura della persona. Da un’indagine GFK Eurisko, è emerso un profilo di clientela che cura con particolare attenzione il proprio aspetto con una sana alimentazione, l’esercizio fisico e la frequentazione sistematica di centri estetici e saloni di acconciatura e che pone il rapporto di fiducia con il professionista al primo posto, seguito a ruota dai valori di professionalità ed esperienza. Ma, insieme a questi nuovi consumatori, resiste una fascia di clientela che sceglie esclusivamente in base al costo della prestazione, a scapito della qualità del servizio. Risultato: da un lato cresce il fenomeno del “fai da te”, spesso rischioso soprattutto quando riguarda trattamenti che prevedono l’utilizzo di prodotti e/o apparecchiature ad uso professionale, dall’altro aumentano le attività abusive da parte di soggetti non professionalmente qualificati, che operano al di fuori della legalità con prezzi notevolmente al di sotto di quelli praticati nell’ambito del mercato regolare. Mentre a livello europeo si lavora per definire standard di prestazioni elevate nel settore del benessere, nel nostro Paese si registra una percentuale di abusivismo che sfiora il 40%, con punte maggiormente elevate nelle grandi città. Pesanti le ripercussioni sulla salute e sicurezza del consumatore e i danni sia per le imprese del settore benessere sia per l'economia del Paese. Confartigianato Benessere ha promosso numerose campagne informative per promuovere servizi di qualità e per combattere il fenomeno dell’abusivismo grazie alla collaborazione delle autorità. Ma l’abusivismo è duro a morire. Confartigianato ribadisce l’appello alle Istituzioni affinchè sostengano gli operatori regolari attraverso l’adeguamento delle normative di settore e dei Regolamenti regionali e comunali, lo snellimento burocratico, la diminuzione della pressione fiscale, l’intensificazione dei controlli e l’applicazione delle sanzioni, l’organizzazione di campagne istituzionali di sensibilizzazione dell’utenza nei confronti dei gravi rischi derivanti da trattamenti effettuati da soggetti non qualificati, con applicazione di prodotti di dubbia qualità ed in locali privi dei prescritti requisiti di igiene e sicurezza. Riferimento per la notizia: Read more
Tfr in busta paga: un po’ di chiarezza!
L’ipotesi avanzata è che, dal 2015, il trattamento di fine rapporto maturato mensilmente dai lavoratori dipendenti (e non quanto fin qui accantonato) venga erogato in busta paga e non più cumulato. La proposta tende a rendere disponibile ai lavoratori un maggior reddito per stimolare la spesa; dall’altro lato lo Stato incasserebbe subito la tassazione sul tfr (piena o mediata) in luogo di attendere la liquidazione. Per le aziende con 50 e più dipendenti tale aspetto non produce effetti finanziari; infatti tali aziende già erogano mensilmente il tfr alla previdenza complementare scelta o a al Fondo Inps. Non è chiaro ma pare poco probabile lo smantellamento della previdenza complementare. Per le aziende minori (che sono la stragrande maggioranza) accade che: · alcuni lavoratori hanno optato (in modo esplicito o con il silenzio assenso) per la previdenza complementare per cui il loro tfr viene mensilmente versato ai fondi; · altri hanno optato per tenere il tfr in azienda e a questo punto tale tfr potrebbe essere messo in busta paga. In questo caso risulta evidente che l’impresa si troverebbe nella necessità di pagare tale somma che fino ad oggi è di fatto un finanziamento a lungo termine. Read more