NO ALLA PATENTE A PUNTI IN EDILIZIA: la sicurezza sul lavoro non si fa con la burocrazia

L’Associazione Artigiani è contraria da sempre all’istituzione di una “patente a punti” per le imprese dell’edilizia, misura annunciata oggi dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni.

Il meccanismo della patente a punti previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro si presta ad alterare il libero mercato nel settore delle costruzioni, favorendo i grandi general contractors a svantaggio delle piccole imprese.

Già nel novembre 2013 con una lettera al Ministro del Lavoro Giovannini, Confartigianato aveva evidenziato che la patente a punti duplica in maniera costosa e poco efficace strumenti già previsti nel Testo unico: con simili strumenti non solo non si aumentano i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma si duplicano oneri ed adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti.

Il Presidente dell’Associazione Marco Segatta sottolinea che “La sicurezza sul lavoro sta a cuore a noi piccoli imprenditori per primi, ma la sicurezza non si tutela con la burocrazia. Serve il rispetto delle regole, che devono essere chiare ed applicabili, è necessaria una corretta applicazione dei contratti nazionali di lavoro del settore, vanno valorizzati gli organismi paritetici e la formazione, per una corretta cultura della legalità e della sicurezza, con un sistema di ispezioni sul lavoro rafforzato, senza inutili duplicazioni di competenze o balzelli burocratici costosi e poco efficaci”.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

08.02.2020

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REFERENTE

Marzia Albasini
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