Il progetto
Sei aziende artigiane orafe e più di 30 studenti del Liceo delle Arti A. Vittoria hanno collaborato per dare vita al progetto “Di Oro e di Incanto: Gioielli delle Montagne”. La creatività dei giovani artisti unita all’esperienza artigiana degli orafi ha dato vita a dei gioielli unici che verranno presentati in mostra in occasione del Trento Film Festival. L’idea iniziale è partita dal Presidente della categoria orafi, Luca Tamanini e noi come Associazione, abbiamo collaborato alla sua realizzazione. Siamo molto orgogliosi di presentarvelo…
Il progetto nasce con l’obiettivo di creare un dialogo tra i ragazzi del Liceo delle Arti A.Vittoria e le botteghe orafe del territorio trentino. Un incontro tra il mondo scolastico e quello artigiano, dove le idee fresche e innovative degli studenti si fondono con l’esperienza e la manualità dei nostri orafi.
Gli studenti hanno ideato i design dei gioielli, mentre le botteghe li hanno trasformati in creazioni reali, dando vita a una collaborazione che unisce arte, tradizione e futuro. Il risultato? Una mostra-gioiello in cui i ragazzi possono vedere concretamente realizzato il proprio progetto, vivendo un’esperienza formativa unica e altamente stimolante.
Luca Tamanini
In cosa consiste?
- ha previsto l’incontro tra gli studenti delle classi 4D, 4G e 5D dell’indirizzo design metalli oreficeria del Liceo delle Arti A. Vittoria con 6 aziende orafe del territorio. I ragazzi dell’indirizzo Audiovisivo multimediale si sono occupati di riprendere tutte le fasi di creazione dei gioielli per documentarle all’interno di un video.
- A ogni studente è stato chiesto di realizzare un bozzetto di un gioiello che richiami il tema della montagna.
- 7 bozzetti sono stati selezionati per la realizzazione dei gioielli da parte delle aziende orafe.
- Durante il Trento film Festival, i ragazzi presenteranno il progetto che li ha visti protagonisti e i gioielli verranno esposti in mostra. Un incontro magico tra natura, arte e tradizione, dove l’innovazione scolastica si fonde con l’antico sapere artigiano.
Obiettivi
- Favorire l’incontro e la collaborazione tra la realtà scolastica e quella degli artigiani orafi
- Trasmettere un messaggio ai giovani per far capire loro le possibilità e la bellezza che la realtà artigiana ha da offrire
- Dare spazio alla creatività e visibilità alle aziende coinvolte nel progetto
Ecco qui i gioielli in gara...
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Abete rosso
Il concept di questo ciondolo trae ispirazione dall’abete rosso, simbolo delle montagne trentine. Il design ruota attorno a un asse centrale su cui si adagiano due semicerchi asimmetrici: il primo, ornato da quattro perni disposti in raggera, evoca gli aghi aguzzi dell’abete; il secondo, una lastra traforata, riproduce la complessità della trama del legno osservata al microscopio. Al centro, un corallo incastonato crea un contrasto seducente con l’oro lucido. Ogni dettaglio è studiato per catturare lo spirito della natura, trasformando il gioiello in un inno alla bellezza e alla forza delle origini, un simbolo di eleganza senza tempo.
L’ho scelto a sentimento per analogie con le mie lavorazioni. Era quello che si avvicinava di più al mio stile ed è stato eseguito completamente a mano da lastra e filo.
Ilaria Vegetti
Aquitrento
La fonte di ispirazione per la fase creativa è rappresentata dall’aquila, in quanto simbolo per eccellenza di eleganza e potenza, animale tipico della fauna montana e considerato la regina delle vette. Una volta analizzate le sue caratteristiche anatomiche distintive, si è poi voluto avvicinare l’animale al territorio e alla cultura trentina, esaminando così le aquile presenti nello stemma araldico della Provincia Autonoma di Trento e in quello del Comune di Trento. Dopo aver studiato e analizzato le forme dei due stemmi, si è proceduto con il disegno dei bozzetti, incorporando in essi gli elementi formali più significativi.
Contrariè in montagna
Il ciondolo si ispira alla montagna e alla connessione tra uomo e natura, utilizzando due lastre in argento posizionate in opposizione, simboleggiando due sentieri montani. La texture della lastra inferiore, ottenuta tramite battitura a martello, richiama i percorsi rocciosi e pendii scoscesi. L’ispirazione proviene dall’anello “Contrarié”, simbolo di amore e connessione, e il design riflette il concetto di equilibrio e opposizione. I filamenti d’oro sovrapposti simboleggiano rami che si intrecciano con la natura montana, con le estremità fuse a formare una goccia che richiama la forma di una foglia, ammorbidendo l’aspetto del ciondolo e integrandolo armoniosamente nell’ambiente naturale.
Abbiamo scelto di realizzare il gioiello “Contrariè in montagna” perchè ci è piaciuta molto l’idea. Inoltre il disegno ci è sembrato molto particolare e interessante.
Nardelli&Garzetti Orafi
In volo
Il pendente progettato cattura la bellezza naturale delle montagne e il fenomeno del tramonto, cercando di trasmettere serenità e maestosità in un gioiello. Il design è composto da due montagne stilizzate in argento, simbolo di purezza e resistenza, le cui linee semplici evocano la forza della natura. Il riflesso lucido dell’argento richiama il gioco di luci durante il tramonto. Dietro le montagne, un sole in oro rappresenta i toni dorati del tramonto, con il suo calore che contrasta con la freschezza dell’argento delle montagne. Il contrasto tra l’argento freddo e l’oro caldo simboleggia l’equilibrio tra la solidità delle montagne e la vitalità del sole che scende all’orizzonte, rendendo omaggio ai contrasti naturali dei paesaggi montuosi al tramonto.
Ho scelto di realizzare questo gioiello perché mi è sembrato quello più semplice e attinente al tema. Mi rispecchiava essendo ruvido, satinato come il territorio trentino.
Romina Faggian
Incanto della natura
Il pendente proposto si ispira alle montagne trentine e in particolare alle cascate alpine, considerate veri e propri “gioielli delle montagne” per la loro bellezza. La maestosità di queste cascate, molte delle quali nascoste nel bosco, è rappresentata nel design del gioiello. La parte del salto della cascata, inizialmente pensata in in oro bianco lucido, ma poi realizzata in titanio ossidato blu, evoca l’energia dell’acqua che si tuffa nel vuoto e il dinamismo della natura. La pietra a taglio cabochon, con il suo colore che richiama l’acqua limpida delle alte quote, suggerisce purezza e serenità. La parte in oro giallo rappresenta l’ombra della cascata sulle rocce, aggiungendo profondità al gioiello e richiamando la solidità delle montagne. Ogni elemento ha una sua specifica simbologia, invitando chi lo indossa a riflettere sulla connessione tra uomo e natura, sull’importanza di preservare questi ‘gioielli’ naturali e sull’incanto che essi portano nelle nostre vite.
Qua la zampa
Il pendente è un omaggio alla figura dell’orso, simbolo ancestrale di forza e connessione con la natura selvaggia. Rappresenta non solo l’animale, ma anche il legame tra uomo e territorio, trasformando la sua impronta in un segno di rispetto e consapevolezza. La zampa, che nella tradizione evoca potenza e timore, viene qui reinterpretata in chiave armoniosa, divenendo emblema di equilibrio tra imponenza e protezione. Il gioiello è realizzato con materiali che richiamano l’aspetto autentico dell’orso, il bronzo evoca la calda tonalità del suo manto, l’argento riflette la lucentezza dei suoi artigli, mentre i polpastrelli, sabbiati, restituiscono la sensazione della sua impronta decisa sul terreno. La composizione stilizzata rende la sua presenza meno minacciosa e più evocativa, trasformandola in un simbolo di convivenza tra uomo e natura.
Abbiamo scelto “Qua la zampa” e “Via Ferrata” perché ci hanno colpito fin da subito e si prestavano alla realizzazione con più tecniche e materiali. Per il primo gioiello abbiamo mescolato la doratura e inserito delle varianti in oro rosato, mentre per il secondo abbiamo utilizzato oro e argento.
Nuova Oreficeria Pocher
Via ferrata
Il pendente si ispira alla “via ferrata”, simbolo di avventura e connessione con la montagna. Non è solo un’escursione, ma una sfida che unisce tecnica e natura, evocando emozioni profonde. Il design nasce da una foto di famiglia: il nonno, appassionato di ferrate, mentre supera un passaggio difficile. Questa immagine si traduce in un raffinato gioco di lastre sovrapposte, che valorizza forme e colori. Il gioiello incarna lo spirito dell’alpinismo: superare i propri limiti, ammirare panorami unici e vivere la montagna come un’esperienza autentica e totalizzante.
Il video del progetto, realizzato dagli studenti
La mostra
La mostra è stata inaugurata oggi, mercoledì 23 aprile e sarà visitabile presso il Museo Diocesano Tridentino fino al 7 maggio.
Aperta tutti i giorni, tranne il martedì, nei seguenti orari:
10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
Le aziende