Polizze catastrofali: Confartigianato ottiene la proroga.

Per le medie imprese l’obbligo scatterà il 1° ottobre 2025, mentre per le micro e piccole imprese slitta al 1° gennaio 2026.

Una vittoria importante per gli artigiani e le piccole imprese: il Governo ha accolto le richieste di Confartigianato e ha deciso di prorogare l’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare polizze contro le calamità naturali.

Una norma che avrebbe dovuto scattare oggi, ma che presentava ancora troppi aspetti poco chiari e rischiava di mettere in difficoltà migliaia di aziende.

Grazie anche all’impegno costante di Confartigianato, il Consiglio dei Ministri ha stabilito un rinvio differenziato: per le medie imprese l’obbligo scatterà il 1° ottobre 2025, mentre per le micro e piccole imprese slitta al 1° gennaio 2026.

Resta invece fermo il termine del 1° aprile per le grandi imprese, anche se al momento non sono previste sanzioni per chi non si adegua.

Apprezziamo la sensibilità del Governo nell’accogliere le nostre istanze e nel concedere più tempo per definire soluzioni chiare ed equilibrate per le imprese

ha dichiarato Marco Granelli, Presidente di Confartigianato. Tuttavia, la proroga deve essere sfruttata al meglio per fare luce su numerosi punti ancora oscuri, come la tipologia di beni da assicurare, i criteri di risarcimento e la trasparenza delle offerte assicurative.

Un primo passo concreto sarà l’incontro convocato per lunedì 31 marzo dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove Confartigianato porterà le istanze di oltre 4 milioni di imprenditori per garantire polizze chiare, eque e sostenibili.

Confartigianato si è battuta con determinazione contro una norma che, così com’era formulata, risultava inapplicabile e avrebbe avuto un impatto economico insostenibile per le piccole imprese. “Senza regole chiare, si rischiava il Far West delle polizze assicurative”, ha sottolineato Granelli, evidenziando come l’incertezza normativa avrebbe creato ingiustizie e disomogeneità nei costi delle polizze a seconda delle diverse aree del Paese.

Altro nodo critico è il legame tra l’obbligo assicurativo e l’accesso ad agevolazioni pubbliche: le imprese che non stipuleranno una polizza contro le calamità naturali rischiano infatti di essere escluse da contributi e finanziamenti bancari garantiti dallo Stato. Un tema su cui Confartigianato continuerà a vigilare, per evitare penalizzazioni ingiuste.

Oltre alla questione assicurativa, Confartigianato ribadisce la necessità di investire sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del territorio. “Le polizze coprono i danni, ma non prevengono le cause. Servono politiche strutturali per ridurre il rischio di calamità naturali e per proteggere davvero le nostre imprese”, ha concluso Granelli.

La proroga ottenuta dimostra quanto sia fondamentale far parte di una grande Associazione che tutela e difende gli interessi delle piccole imprese artigiane. Confartigianato continuerà a lavorare per garantire regole chiare e soluzioni sostenibili per tutti gli artigiani.

 

Per verificare in quale delle tre categorie si è inseriti, la distinzione tra medie imprese e micro-piccole imprese è regolata dal Codice Civile e, più precisamente, dai criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 18 aprile 2005, che recepisce la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea, ovvero:

 

  1. Micro e piccole imprese (Art. 2083 c.c. e normativa UE):
    • Microimpresa: meno di 10 dipendenti e fatturato o bilancio annuo ≤ 2 milioni di euro.
    • Piccola impresa: meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio annuo ≤ 10 milioni di euro.

 

  1. Media impresa:
    • Meno di 250 dipendenti.
    • Fatturato annuo ≤ 50 milioni di euro oppure bilancio totale ≤ 43 milioni di euro.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

31.03.2025

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