Scultore di Luce: Stefano Benedetti, l’artigiano che dà vita agli spazi con il videomapping e la grafica 3D

In uno studio, situato in una strada limitrofa al centro storico di Trento, immerso ma al contempo al riparo dalla frenesia della vita cittadina, lavora un artigiano non convenzionale. I suoi strumenti non sono lo scalpello, il martello o il tornio, ma i codici informatici, i pixel e i dati digitali. La materia che plasma non è il legno, il ferro o la ceramica, ma la realtà stessa.

Il suo nome è Stefano Benedetti ed è tecnicamente un realizzatore di computer grafica 3D, in altre parole un artigiano della realtà virtuale.

Le sue creazioni non sono oggetti, ma esperienze immersive in un mondo altro, diverso. Illusorio e autentico al tempo stesso.

Trasformare concetti astratti in ambienti tangibili e portare il pubblico ad esplorare nuove dimensioni è una sfida continua – spiega Stefano -.  Ogni progetto è un viaggio emozionante in un universo alternativo e quando questo viaggio lascia un segno nella mente e nel cuore di chi lo compie, posso dire di aver centrato il mio obiettivo.

Trento romana
Basilica paleocristiana
Cappella Vantini. Installazione Tridentum VR

Uno dei suoi ultimi lavori nasce in risposta alla richiesta da parte dell’amministrazione comunale di Trento di trovare un modo per valorizzare e divulgare il patrimonio storico-archeologico della città in modo innovativo. Il risultato è un progetto di realtà virtuale, realizzato dall’Ufficio Cultura, turismo ed eventi del Comune di Trento in stretta collaborazione con l’ufficio Beni archeologici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia e il supporto di NeoInfinity che ha curato lo sviluppo dell’applicativo VR, grazie al quale il visitatore, mediante un apposito visore, viene catapultato nella Tridentum romana e ne osserva da vicino le strade, le abitazioni, le persone.  Un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esperienza immersiva a 360° gradi.

Non c’è nulla di inventato – specifica Stefano –. Quello che si vede nel video è stato realizzato partendo dalle piante di scavo realizzate dagli archeologi. Ovviamente questi documenti sono comprensibili solo agli addetti al lavori ed è qui che entro in campo io in modo da rendere il tutto comprensibile a tutti.

 

L’ingresso di Cappella Vantini da via delle Orne.

 

Ad ospitare l’iniziativa, tra dicembre 2023 e gennaio 2024, è stata Cappella Vantini in via delle Orne a Trento. L’antica cappella di Palazzo Thun, realizzata dall’architetto bresciano Rodolfo Vantini nel quarto decennio dell’Ottocento, sconsacrata da oltre un secolo e riportata alle sue fattezze originarie dall’architetto Anna Bruschetti tra il 2006 e il 2007, rappresenta la cornice ideale per un viaggio a ritroso nel tempo. All’interno, sotto la cupola circolare, decorata a finti lacunari concentrici dipinti a tempera, seduti ai quattro lati di due tavoli, visitatori muniti di visore compiono movimenti all’apparenza insensati. Si tratta di gesti sospesi nel vuoto. Bizzarri, curiosi. Il loro corpo è nella cappella. La loro mente in un altro luogo, nel quale possono muoversi e agire attraverso gesti che appaiono insensati in questa realtà, ma che hanno un pieno significato nell’altra. Stefano unisce così passato e presente, dimostrando come le nuove tecnologie possono essere utilizzate per esplorare e riscoprire storie, tradizioni e conoscenze in modi completamente nuovi, che trovano un importante impiego anche a livello didattico. Nei prossimi mesi infatti il video verrà proposto nelle scuole sperimentando così inedite modalità di apprendimento.

Ma non solo. Il suo studio grafico, operativo dal 1996, si occupa di diverse attività ta cui: modellazione tridimensionale, rendering statico e dinamico, presentazioni video, multimediali e in realtà Virtuale immersiva, realizzazione ricostruzioni virtuali 3D sull’evoluzione architettonica di edifici storici, castelli, siti archeologici, allestimenti museali multimediali, videoinstallazioni e projection mapping per mostre, spettacoli ed eventi artistici.

Municipio di Avio
Video per allestimento museale
Castello del Buonconsiglio XV sec.
Calendario dell’Avvento – Rovereto

 

Ciò che Stefano ama fare più di tutto è creare nuove interpretazioni, scoprire nuovi significati attraverso forme artistiche d’avanguardia come il video mapping. Noto anche come proiezione mappata, il video mapping rappresenta una delle espressioni più innovative e affascinanti dell’arte digitale contemporanea. Questa tecnologia, che spesso attinge all’intelligenza artificiale, consente di proiettare immagini animate su superfici tridimensionali, trasformando edifici, monumenti e oggetti in opere d’arte dinamiche. Al di là della semplice proiezione, il video mapping è un’esperienza immersiva che fonde arte, tecnologia e narrativa, coinvolgendo gli spettatori in un viaggio visivo straordinario. Le applicazioni del video mapping sono tanto varie quanto la creatività dei suoi artisti. Dagli spettacoli pubblici che illuminano facciate di edifici storici durante festival e celebrazioni, alle installazioni più intime in gallerie d’arte o eventi privati, offrendo un nuovo linguaggio espressivo per raccontare storie, commemorare eventi o semplicemente stupire il pubblico.

Basilica di Santa Maria – Trento

“Le nuove tecnologie produrranno inevitabili conseguenze sul mercato del lavoro, portando alla creazione di nuove figure e alla perdita di altre. Questo non significa che alcuni perderanno automaticamente il lavoro. Ciò che conta – sottolinea – è non smettere mai di studiare e imparare. Nell’arco della mia carriera non mi sono mai adagiato. Ho sempre continuato a formarmi, aggiornarmi e sperimentare, cosa che mi ha permesso di rimanere competitivo e di realizzare cose impensabili”.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

19.02.2010

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