Superbonus, ecco i tetti massimi di spesa: firmato il Decreto

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato l’atteso Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%: un provvedimento che apprendiamo con grande soddisfazione, dato che prevede modifiche favorevoli rispetto alle bozze di Decreto circolate nei giorni scorsi ma, soprattutto, che arriva dopo l’intenso ed incessante lavoro di pressione mosso anche dalla nostra Associazione, nonchè dalle altre rappresentanze di categoria a livello nazionale.

In particolare, i massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.

Il provvedimento, come previsto Legge di Bilancio 2022 che ha modificato l’art. 119, comma 13-bis del Decreto Rilancio, doveva essere emanato entro il 9 febbraio 2022 ed entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

I nuovi massimali saranno applicabili, ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese, sia al Superbonus 110% che, in caso di cessione del credito e sconto in fattura, ad ecobonus ordinario e bonus ristrutturazioni al 50%.

Con questo Decreto – si legge nella nota del Ministero – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico“.

Entro il 1° febbraio 2023 e successivamente ogni anno, i costi massimi indicati in questo allegato al decreto sono aggiornati in considerazione degli esiti del monitoraggio svolto da ENEA sull’andamento delle misure di cui all’articolo 121 del Decreto Rilancio e dei costi di mercato.

I massimali non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi, e pertanto sono stati esclusi IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera.

 

Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI.

Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

DATA DI PUBBLICAZIONE

15.02.2022

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