Taxisti – Tavolo tecnico TAXI-NCC sulla riforma della Legge 21

Il rappresentante del Governo Ministero ha premesso che la convocazione odierna era tecnica e sulla base di questo aveva intenzione di svolgere i lavori. Le Associazioni di Categoria, in via preliminare, hanno rappresentato le proprie ragioni partendo dal comunicato stampa conseguente all’accordo raggiunto nell’assemblea di ieri dove è stata approvata la pregiudiziale per proseguire il confronto, relativa alla necessità di un chiarimento politico rispetto alla volontà del Governo di sostenere il proprio testo di delega alla riforma del settore, testo che è stato stravolto durante i lavori al Senato. Pertanto hanno chiesto un impegno inequivocabile, con un atto concreto di natura politico legislativa, che veda il Governo sostenere il proprio testo di legge delega inserito nel D.L. 2085, nella stesura originaria, approvata in commissione il 14 luglio 2016. Senza tale impegno, le Associazioni ritengono impensabile entrare nel merito tecnico delle questioni, pur apprezzando quanto comunicato dal Dirigente che comunica di aver avuto precise indicazioni dal Ministro dei Trasporti di partire, nella successiva analisi tecnica, dall’emendamento originario del Governo. L’impostazione dei rappresentanti di categoria ha la volontà di tutelare tutte le imprese del settore e i cittadini dal proliferare di piattaforme tecnologiche senza alcuna regolamentazione e dal nascere di un terzo settore anche questo privo di regole. Tutelare quindi il lavoro dalla mera speculazione generata da una intermediazione senza garanzie e di incerta tassazione, mantenere il ruolo di servizio pubblico, avere nello stesso mercato le stesse regole. Non si tratta, come previsto nella attuale formulazione dell’art. 71, del DDL Concorrenza, di complicare ulteriormente la situazione ma, solo di un passo necessario, in vista della previsione di voto al Senato del DDL Concorrenza, già fissata per il giorno 9 marzo. Nel merito tecnico al fine di velocizzare il confronto ci è stato chiesto di: 1. Produrre delle proposte scritte per l’emanazione dei decreti attuativi e del testo della legge delega. 2. Nominare un gruppo ristretto di contatto e di lavoro che interverrà ai lavori del tavolo tecnico e che in una prima fase potrà essere separato tra i settori. 3. Accettare che Il gruppo ristretto dovrà essere composto per ciascun settore, da 5/6 delegati coadiuvati da 2 consulenti. Su queste ultime proposte abbiamo espresso le nostre riserve anche in ragione dell’indispensabile chiarimento politico richiesto in premessa e che sarà sciolto entro il 9 marzo p.v.. Il rappresentante del Governo si è riservato di convocare le parti, entro tale data. Comunicato di Confartigianato Imprese, 28.02.2017.

DATA DI PUBBLICAZIONE

01.03.2017

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