Un successo la serata con Paolo Crepet

Ambizione, passione, desiderio di mettersi in gioco. Ma anche regole da rispettare, fondamentali per una crescita equilibrata e stimolante. Questo e tanto altro è emerso all’auditorium Santa Chiara, nella serata dello scorso 15 ottobre organizzata dall’Associazione Artigiani di Trento, quando sul palco è salito lo psichiatra e sociologo di fama nazionale Paolo Crepet.

Il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Concetta Mattei, è stato un susseguirsi di spunti, riflessioni, anche provocazioni in alcuni momenti, lanciati proprio da Crepet che, in poco più di un’ora e un quarto, ha veramente toccato tanti aspetti della relazione genitori-figli, ma anche del rapporto di questi ultimi con le scelte sul proprio futuro.
E la serata in effetti è stata un vero e proprio successo, come testimoniato dai numeri: 300 circa coloro che hanno assistito all’evento in presenza (numeri ridotti in quanto è stata mantenuta la linea della prudenza rispetto alle norme anti-Covid e alla possibilità che si verificassero assembramenti), mentre ben 1.400 persone hanno deciso di seguire l’evento in diretta streaming, con le parole di Crepet che hanno riscosso grande approvazione dai tantissimi uditori.

Un momento introdotto dagli interventi delle autorità: per primo il presidente degli artigiani trentini, Marco Segatta, seguito dal sindaco di Trento Franco Ianeselli ed infine, prima dell’ingresso di Crepet, ha preso parola anche il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Infine, si ringrazia il fotografo Daniele Panato per tutte le immagini che troverete allegate al resoconto della serata.

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Segatta: “Si colgano le opportunità del mondo artigiano, superando gli stereotipi”

Il primo intervento è stato quello del presidente dell’Associazione Artigiani trentina, Marco Segatta.

Un evento nato dall’esigenza di sensibilizzare insegnanti, alunni e genitori sulle opportunità che il mondo artigiano offre, andando oltre gli stereotipi. Non esistono scuole di Serie A e di Serie B, ma solo percorsi che stimolano le capacità dei ragazzi e che rispondono alle loro reali attitudini. Fondamentale è formare all’imprenditorialità: non perché tutti debbano diventare imprenditori, ma perché ogni giovane sappia investire su sé stesso. Stabilità, radicamento, certezze e familiarità sono le parole d’ordine dell’artigianato, il cui obiettivo è valorizzare i tesori del singolo grazie ad un accurato orientamento scolastico.

 

Ianeselli: “Con l’orientamento famiglie e ragazzi prenderanno le decisioni giuste”

Il sindaco di Trento Franco Ianeselli, durante il suo discorso, ha voluto porre l’attenzione sul ruolo dell’orientamento.

Si tratta di un aspetto che deve essere recuperato. Quando parliamo di ‘orientamento’ non ci riferiamo ad un’imposizione, ma semplicemente si mettono ragazze, ragazzi ed i loro genitori nelle migliori condizioni per prendere la decisione giusta. Oggi non esiste un lavoro in cui non servano testa, mani e creatività, dunque l’orientamento non deve comprendere la graduatoria delle scuole. Se il lavoro viene fatto con passione, i risultati sono altissimi.

Fugatti: “Giovani seguano la loro vocazione. Investire su infrastrutture scolastiche”

L’ultimo intervento delle autorità è stato quello del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha parlato di vocazione e delle garanzie legate al mondo delle scuole professionali.

È fondamentale che i ragazzi seguano la propria vocazione, consci anche del fatto che, una volta usciti da una scuola professionale, l’opportunità di trovare subito lavoro e la possibilità fin da giovani di risparmiare per il proprio futuro sono molto concrete. Si tratta di un percorso che offre garanzie, ma serve un cambio culturale: bisogna riconoscere l’importanza degli istituti professionali, investire sulle infrastrutture scolastiche e sui nostri giovani, perché questi percorsi, oltre a creare figure qualificate, generano anche permanenza sul nostro territorio.

L'intervento di Paolo Crepet

Il momento clou della serata è stato ovviamente l’incontro lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che per circa un’ora e un quarto ha intrattenuto il pubblico parlando delle più diverse tematiche.

 

Giovani, servono coraggio, passione e autostima. Artigianato? Solo di alta qualità

In un primo momento, l’attenzione è stata rivolta alla figura dei figli e, soprattutto, al ruolo dei genitori nell’aiutarli a capire quale sia il percorso formativo più adatto a loro.

Non si deve avere fretta al giorno d’oggi, il lasso di tempo in cui si prende una decisione è diventato molto più lungo rispetto al passato. Ma questo semplicemente perché è aumentata la nostra aspettativa di vita, dunque è normale che ci voglia più tempo per fare scelte di questa importanza. Certamente ci vorranno sempre coraggio e passione, ma deve esserci anche la voglia di correre qualche rischio, di mettersi in gioco, sempre nel rispetto di alcune regole di vita fondamentali. Qui sarà sempre più importante il ruolo dei genitori: non possiamo dare tutto a questi ragazzi fin dalla culla, serve insegnare loro che le cose vanno guadagnate, con rispetto dei ruoli e dedizione verso il lavoro, altrimenti perderanno da subito quel desiderio che è invece fondamentale per fare progetti futuri in ogni ambito della vita.

 

 

L’artigianato? Servirà sempre più puntare sulla qualità, che dovrà essere altissima, realizzando costantemente cose che siano uniche, non replicabili. Non riuscirsi non significa evitare di provarci. Rispetto alle scuole, ritengo l’alternanza scuolalavoro una cosa meravigliosa, che andrebbe potenziata; inoltre, ho proposto più volte agli esponenti del Governo che si cambi denominazione a tutte le scuole, definendole semplicemente Licei, rendendole di pari importanza e valore. Infine, a chi non segue le proprie passioni ma sceglie di farsi influenzare, dico che manca di autostima e autonomia: il giudizio degli altri va considerato e rispettato, ma non temuto. Dentro una pagella, ci dovrebbero essere tre materie più importanti di qualsiasi altra cosa: stima di sé, grado di autonomia e creatività.”

L’incontro con Giorgia Veglio, appassionata di meccanica

Paolo Crepet, nell’ultima parte della serata, ha dialogato con Giorgia Veglio, giovane ragazza con la passione per la meccanica e protagonista di un video mostrato a tutto il pubblico.
La sua è una storia di dedizione e voglia di farcela all’interno di un comparto che, come spiega la stessa Giorgia nel video, per quanto difficile riserva sempre grandi soddisfazioni.

Non lasciate che nonni, zii, amici vi condizionino, perchè se quello che volete fare è quello che vi sentite di fare, non vi pesa. Fatelo con cuore e passione.

Questo il messaggio che Giorgia ha lanciato ai giovani che a breve dovranno scegliere quale percorso scolastico intraprendere.

Giorgia ha inoltre avuto la possibilità di fare una domanda direttamente a Crepet e dunque gli ha chiesto: “Come vede i ragazzi che non seguono le proprie passioni ma si fanno invece trascinare dagli altri?“. 

Questa la risposta:

Di sicuro non è un bell’inizio, anche se in questi casi è sempre difficile giudicare. Però può diventare un handicap molto grave, ma in te ho visto una ragazza che ha molta stima di sé stessa. Tu non hai paura, sei fiera di ciò che fai: se invece si teme il giudizio degli altri alla fine non ci si butta mai, non si prendono decisioni. Ed anche la passione è determinante, è gravissimo non averne una: senza passione saremmo tutti da manicomio, e per quanto non sia una domanda all’ordine del giorno, chiedersi ‘cosa ci farebbe svegliare ogni giorno un’ora prima?’ è fondamentale. Tu sai quello che vuoi, e questo è molto importante. Devi morire di ambizioni, è difficile e anche frustrante, a volte la paghi. Pochi maestri ti diranno che il pericolo è la bonaccia. La tempesta la devi cercare. Perderai una vela, pazienza. Basta che tu sia salda al timone della tua barca, che è la tua vita. C’è un obbligo nella vita: essere cacciatori di orizzonti. Siete cittadini del mondo, finalmente! Andate a Berlino, a Parigi, investite in queste cose, investite in futuro. Investire in futuro significa incontrare altra gente, altre ragazze e ragazzi.

 

 

Le più belle citazioni della serata in un video

Le altre immagini della serata

Il presidente Segatta e il direttore Berardi accolgono il presidente Fugatti
Arriva il sindaco Ianeselli

Il presidente Segatta insieme a Paolo Crepet

Tante le categorie artigiane rappresentate

Crepet mentre dialoga con la giornalista Mattei

Una bella cornice di pubblico all’auditorium Santa Chiara

Il presidente provinciale Fugatti durante il discorso

Un altro momento di dibattito con Crepet

DATA DI PUBBLICAZIONE

18.10.2021

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