Viabilità: intervista al presidente De Zordo

Viabilità in valle, un tema centrale per Andrea De Zordo, presidente dell’ Associazione Artigiani della Valle di Non.

Questo il suo intervento sul giornale locale l’Adige di oggi, 30 marzo 2021:

 «È davvero importante che il tema della viabilità in valle rimanga centrale e venga rivolto al più presto. Senza infrastrutture viarie all’altezza, tante realtà produttive continuano ad essere in difficoltà».
Parola di Andrea De Zordo, presidente dell’Associazione Artigiani della Valle di Non che, dopo la notizia riguardante la nascita imminente in alta valle di un comitato per ripensare l’ assetto viario della zona, arricchisce il dibattito intorno a un tema particolarmente sentito con un punto di vista fondamentale: quello dei tanti appartenenti alla categoria degli artigiani che, in Val di Non, ci vivono, producono e lavorano.
Secondo il presidente, il primo problema da affrontare riguarda la realizzazione della rotatoria di Dermulo: «L’ Alta Val di Non soffre da anni per un sistema viario davvero molto modesto, vorremmo avere maggiore chiarezza a proposito del progetto che interesserà per l’ appunto la rotatoria – spiega De Zordo -. In quella zona i problemi, i rallentamenti e le colonne sono praticamente all’ ordine del giorno. Il passaggio di mezzi pesanti è frequente e puntualmente va tutto, o quasi, in tilt. Attenzione però: non potrà certo essere sufficiente mettere mano alla rotatoria. Quello dovrà essere solo il primo passaggio per poi sistemare l’ intera rete viaria».

 

Andrea De Zordo, presidente dell’Associazione Artigiani della Valle di Non

 

 

De Zordo continua infatti la sua analisi allargando la prospettiva anche ad altri punti critici della valle per quanto riguarda la viabilità. «Un’ altra problematica molto sentita riguarda la zona di Revò, dove da anni esiste un tema irrisolto legato alla sistemazione del bivio all’ imbocco del paese che vanifica la qualità della strada a monte e a valle dello stesso – aggiunge il presidente -. Questa situazione, che si auspica possa essere prossima alla conclusione, dimostra come poche centinaia di metri di strada non performante determinino la nascita di notevoli disagi. Nel caso specifico, un limitato investimento in termini economici trasformerebbe sensibilmente la qualità dei trasferimenti nell’ area della terza sponda».
Senza dimenticare, infine, il tratto di strada che collega il bivio di Tassullo con la prima parte del centro abitato di Cles.
«Un’ arteria fondamentale per tutto il traffico diretto anche in Val di Sole, caratterizzata da poche curve e da alcune centinaia di metri di strada che non riescono a “sopportare” il passaggio di due mezzi pesanti contemporaneamente – conclude il numero uno degli artigiani della Val di Non -. Questo intervento, più gravoso del precedente in termini economici, coinvolgerebbe un numero tale di veicoli da imporne una risoluzione in tempi stretti».

DATA DI PUBBLICAZIONE

30.03.2021

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