Aumento dei prezzi delle materie prime

Salgono i prezzi delle materie prime: la posizione delle categorie

 

L’aumento dei prezzi delle materie prime, rispetto al quale ho raccolto le preoccupazioni di varie categorie è un problema non di poco conto, soprattutto in un periodo complesso come quello attuale.

(Barbara Tomasoni, Presidente della Federazioni di categoria)

 

Ed ecco perchè alle diverse categorie, quali carpenterie in legno ed in metallo, edilielettricisti ed elettrotecnici, pittori edili, isolazioni termico-acustiche, lattonieri, pietre e inerti, segherie ed imballaggisti, termoidraulici, fumisti, meccanica e subfornitura, grafici, l’Associazione ha deciso di comunicare ciò che sta succedendo.

Di seguito, il testo della comunicazione ad hoc inviata ai diversi associati e firmata dal presidente dell’Associazione Artigiani trentina Marco Segatta e dai rispettivi presidenti di categoria:

Il problema del rincaro dei prezzi di prodotti siderurgici, materiali isolanti, legno, plastiche, nonché di molti altri materiali di primaria importanza per l’edilizia, sta diventando ogni giorno più insostenibile per le imprese del settore.

Gli eccezionali e per certi versi ingiustificati aumenti riscontrati nel recente periodo, infatti, rischiano non solo di frenare il mercato futuro della riqualificazione degli immobili, ma anche di avere pesanti conseguenze sulle imprese che attualmente stanno eseguendo lavori, per conto di soggetti pubblici o privati, in forza di contratti stipulati in precedenza.

Il problema è aggravato anche dal fatto che, con specifico riguardo agli appalti pubblici, l’attuale normativa non prevede adeguati meccanismi di revisione prezzi; mentre, nel caso di appalti privati, il diritto a ottenere la revisione del prezzo, spettante per legge all’appaltatore se l’aumento dei costi del materiale incide in misura superiore al 10% sul prezzo totale dell’opera, risulta spesso difficilmente accettato dai clienti, che spesso – per ragioni di tipo fiscale o di accesso al credito – hanno dei limiti/vincoli di spesa e, quindi, non possono materialmente permettersi di andare oltre gli importi inizialmente preventivati e pattuiti.

La questione, anche se di portata sovranazionale, è al centro dell’azione trasversale di Confartigianato, che ha già interessato i rappresentanti ministeriali nazionali, affinché individuino soluzioni in grado quantomeno di arginare il fenomeno. Anche a livello provinciale l’Associazione ha già evidenziato da tempo alla Provincia il problema, che obiettivamente non è però di facile soluzione.

Riteniamo pertanto opportuno informare gli associati che, da parte nostra, stiamo in ogni caso portando avanti in tutte le sedi competenti le istanze a tutela delle imprese che rappresentiamo, nel tentativo di arginare questo importante, complesso e preoccupante fenomeno. In particolare, per quanto riguarda gli appalti pubblici, stiamo lavorando al tavolo di confronto con la Provincia, per cui speriamo di avere al più presto significative proposte di soluzione al problema. Il Presidente Fugatti ci ha informati che il tema è all’attenzione della Conferenza Stato Regioni.

Nel frattempo, invitiamo comunque le imprese a tenere in debita considerazione il trend di aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto in sede di formulazione delle offerte economiche (ad esempio: limitandone durata e validità) e di stipula dei contratti con i clienti (ad esempio: inserendo clausole che garantiscano meccanismi di revisione automatica del corrispettivo in caso di aumento dei prezzi delle materie prime).

 

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

30.04.2021

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