Facebook: esserci nel modo giusto
Facebook è il social irrinunciabile per qualunque attività.
Ma cosa pubblicare su Facebook?
E che differenza c’è fra una pagina e un profilo Facebook?
Quando diciamo che essere presenti su Facebook è fondamentale, non intendiamo che “basta esserci”: bisogna esserci in modo professionale.
Prima di analizzare i contenuti, è necessario fare un distinguo sul “contenitore”: il profilo Facebook è quello personale, la pagina Facebook è quella professionale. (Se non sai come crearla o vuoi trasformare il tuo profilo in una pagina , clicca QUI).
PROFILO
Il profilo è il tuo personale spazio su Facebook dove condividere interessi, foto, video, riflessioni, commenti, ecc. e puoi avere fino ad un massimo di 5000 “amici”. É legato ad una sola persona fisica, infatti per aprirlo è necessario avere più di 13 anni e registrarsi con un nome, un cognome e una data di nascita veri. Se usi un nome finto e vieni pizzicato durante uno degli abituali controlli a campione effettuati dal gestore, rischi che la tua pagina venga bannata, cioè eliminata da Facebook, perdendo inesorabilmente tutti i tuoi post e gli “amici” che fino a quel momento ti seguivano.
La pagina, invece, nasce per dare voce ad aziende o prodotti e può essere creata solo a partire da un profilo personale, ma può poi essere gestita anche da molti altri profili a cui vengono assegnati ruoli di amministratori o editor. Con la pagina non puoi “chiedere l’amicizia”, ma tramite il tuo profilo puoi condividere i post, oppure invitare i tuoi contatti a seguire la pagina, che può avere un numero infinito di “follower”, cioè seguaci. La pagina ti permette inoltre di dare ai tuoi clienti una serie di informazioni: giorni e orari di apertura, contatti, ecc. ed è ben indicizzata dai motori di ricerca, quindi sarà più facile farti trovare anche da chi ti cerca su fuori da Facebook, su Google o su un altro motore di ricerca.
E non è tutto: con la pagina puoi programmare i tuoi post, creare degli eventi, dei caroselli o degli slide show con immagini ma, soprattutto, puoi creare degli annunci sponsorizzati, che potrai poi “targettizzare”, cioè fare in modo che vengano visti da uno specifico gruppo di persone a seconda non solo dell’età e dell’area geografica da cui provengono, ma soprattutto dagli interessi dimostrati nella compilazione del profilo.
Cosa succede se siamo un’azienda e apriamo un profilo?
Facebook, potenzialmente, potrebbe chiudere il nostro profilo aziendale poiché non rispetta il regolamento “profilo personale e pagina aziendale”. Di conseguenza il risultato (il danno) è la perdita di tutte le attività, amici, dati, informazioni fino a quel momento.
Cosa pubblicare su Facebook?
Inutile dire che la regola aurea, è quella di NON condividere opinioni politiche o argomenti che c’entrano poco o nulla con l’attività che fai: gli argomenti che tratti nei tuoi post non devono toccare la sensibilità di chi ti segue.
Gli argomenti a sfondo personale, invece, non sono esclusi a prescindere, ma vanno gestiti con attenzione: sulla pagina aziendale vanno trattati solo se sono l’occasione per creare interazione “costruttiva” con i tuoi follower, dimostrando il lato umano dell’azienda. Qualche esempio?
No a pubblicare le foto del ristorante per il giorno del tuo compleanno senza nessun riferimento alla tua impresa; sì alla foto di te con tutti i collaboratori (magari taggandoli), mentre brindate per il tuo compleanno, accompagnandola con un post in cui dici che il regalo più bello è avere una squadra come la tua.
No alle immagini della tua gita domenicale, sì a quelle del paesaggio che ti trovi davanti mentre vai ad un appuntamento con il cliente, naturalmente precisando che quando il lavoro è l’occasione per arrivare in luoghi tanto speciali ci si sente davvero fortunati.
Infine, qualche dritta. Secondo una ricerca di Kissmetric:
- i post che, in termini assoluti, registrano un maggiore tasso di “engagement” (il termine tecnico che viene utilizzato per definire l'”interazione”) sono quelli che contengono domande: arrivano ad avere fino al 100% di interazioni in più rispetto ai post che ne sono privi;
- I post che funzionano meglio hanno testi brevi (al massimo 80 caratteri) e contengono foto (+53% di like, +104% di commenti, +84% di clic);
- I video vengono guardati molto, ma l’85% se li gode senza audio: quindi l’audio non deve essere fondamentale per capire il senso del video)
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Leggi i precedenti articoli:
Perché essere online ed attraverso quali strumenti