Occupazione: Covid alle spalle

L’occupazione è ripartita.

Il 2020 ha impattato in modo decisamente importante, come lecito aspettarsi dalla pandemia Covid. Ora però, con il virus combattuto colpo su colpo ed un progressivo ritorno alla normalità, ecco che i dati danno ragione al mondo del lavoro, così come recentemente avevano fatto anche con il settore dell’export.

Soprattutto in Trentino ed in particolar modo nelle zone dei Rovereto e Vallagarina, dove le assunzioni registrate nel primo semestre del 2021 sono state ben 7.613, un totale di +1.837 chiamate al lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un aumento del 31,8%. Dato che tuttavia suona scontato, in quanto nel medesimo lasso temporale lo scorso anno abbiamo fatto i conti principalmente con la sospensione delle attività e, soprattutto, con il lockdown.
Va comunque sottolineato, e questo non era per nulla scontato, che l’occupazione è invece tornata ai livelli del 2019: nel primo semestre di quest’ultimo anno, gli assunti era stati 7.625, ovvero solo 12 in più.

 

Occupazione: i numeri della ripresa

Il giornale l’Adige, in un articolo datato 12 settembre 2021 a firma dell’economista Francesco Terreri, ha spiegato:

Traina l’ industria, con qualche incognita nell’auto e nel tessile, stabile l’agricoltura, recuperano edilizia e turismo. Ma c’ è allarme per la tenuta occupazionale del commercio al dettaglio non alimentare che, a differenza dei supermercati, non si è ancora ripreso.
I dati dell’ Agenzia provinciale del Lavoro danno un quadro anche delle cessazioni, ossia le uscite per pensionamento, dimissioni volontarie, licenziamento. Nel primo semestre in Vallagarina sono 6.574, in aumento sull’ anno precedente ma in misura inferiore alle assunzioni. Nel complesso, quindi, il saldo occupazionale è positivo: l’ economia ha prodotto 1.039 nuovi posti di lavoro. Solo uno su dieci è però un impiego a tempo indeterminato. Le altre sono assunzioni a termine, stagionali, in somministrazione.

 

I settori in cui il lavoro è ripartito

Nonostante dunque l’occupazione sia effettivamente ripartita, rimangono ancora parecchi i lavoratori instabili ed incerti rispetto al proprio futuro. Ma quali sono i settori in cui la ripresa del lavoro è stata maggiore?

Industria manifatturiera

Con 1.567 assunti in sei mesi, registra un’ impennata del 75% sul 2020 ma anche un aumento del 16,7% sul 2019.

Edilizia

Trainata dal superbonus, anche il comparto dell’edilizia registra numeri importanti: gli assunti sono 339, il 28,4% in più dell’anno scorso ma ancora qualcosa in meno del periodo pre-pandemia.

Agricoltura

L’agricoltura rimane sostanzialmente stabile ai livelli precedenti al Covid.
Nel primo semestre ha chiamato al lavoro 426 persone, in linea con l’ anno prima e il 10% in più del 2019, ma va considerato che i grandi numeri dell’ occupazione nei campi, nei vigneti, nei meleti e poi nelle cantine e nei magazzini frutta si fanno dall’ estate in poi.

Turismo

Parliamo di un settore, tra i più penalizzati dalla pandemia, che finalmente sta mostrando segnali di recupero.
Le nuove assunzioni negli alberghi, ristoranti e bar della Vallagarina sono 786 e salgono del +32,5% in un anno, ma sono ancora sotto del 10,6% rispetto al 2019.

Servizi alle imprese

I servizi alle imprese hanno fatto 767 nuove chiamate in sei mesi, in calo, mentre negli altri servizi del terziario, compresi trasporti, logistica e magazzinaggio, le assunzioni sono state 3.215, cioè 861 in più dell’ anno scorso (+36,6%) e 177 in più del 2019 (+5,8%).

Commercio

La diminuzione delle assunzioni nella distribuzione commerciale in Vallagarina rispetto al 2019 –16%, per un settore che nel complesso registra 491 nuovi assunti nel primo semestre, 67 in più dell’ analogo periodo del 2020, pari al +15,8%, e 96 in meno dei primi sei mesi 2019, pari al -16,4%. Ma la distribuzione commerciale comprende il ramo alimentare all’ ingrosso e al dettaglio, cioè i supermercati, che nel complesso è andato bene sia nel 2020 che quest’ anno. Chi soffre è il commercio non alimentare, dove l’ occupazione è ferma se non in calo e dove più si temono gli effetti della fine del blocco dei licenziamenti, ora fissato al 31 ottobre.

DATA DI PUBBLICAZIONE

14.09.2021

CONDIVIDI LA NOTIZIA