Pasticcerie, pastifici e panifici: Pasqua al top, ma allarme manodopera

Nonostante una Pasqua più positiva rispetto a quella del 2022, anche per pasticcerie, gelaterie, pastifici e panifici è allarme manodopera.

I dati parlano chiaro e le 50mila pasticcerie e imprese del settore dolciario, di cui 39mila imprese artigiane, sono in forte difficoltà: su 22.810 persone da assumere previste dalle aziende, ben 9.830, pari al 43,1%, risultano di difficile reperimento. Una quota superiore a quella del 40,5% rilevata per il totale delle imprese.

A livello regionale, i maggiori problemi per reclutare manodopera per le professioni specializzate della pasticceria, panetteria e produzione di pasta fresca artigiane si riscontrano nelle Marche dove non è reperibile il 68,6% del personale necessario alle imprese. Seguono la Lombardia con 59,5%, Toscana con 51,6%, Molise con 50%, Emilia Romagna con 45,5%, Trentino Alto Adige con 45% e Abruzzo (43,9%).

Stanno però cambiando anche le esigenze delle aziende stesse: nel 47,5% delle assunzioni per le attività di pasticceri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai artigiani è richiesto un livello elevato, medio-alto e alto, di competenze green.
Una percentuale cresciuta di ben 19 punti rispetto a quella del 28,3% di cinque anni fa.

Tutto questo a fronte, come anticipato, di una Pasqua in cui le specialità artigiane sono state un vero e proprio trionfo: una rilevazione di Confartigianato ha evidenziato una crescita del 5%, rispetto allo scorso anno, dei consumi di prodotti alimentari legati a questa ricorrenza. E sono almeno 150 le prelibatezze che nascono da ricette antiche dei territori del nostro Paese, riproposte durante la Settimana Santa dagli artigiani del cibo. La ricorrenza pasquale è quindi l’occasione per imbandire le tavole con un’ampia selezione dei nostri 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali caratterizzati da metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo.

Ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro è una delle priorità del Paese, da affrontare con un approccio sistemico e coordinato, che punti a migliorare il rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro, tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle imprese, valorizzando la formazione e qualificazione del personale con un forte impulso all’apprendistato e agli istituti tecnici.

Marco Granelli

Presidente di Confartigianato Imprese Nazionale

DATA DI PUBBLICAZIONE

11.04.2023

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