Primiero, il futuro in dialogo: imprese e territorio tra radici, passione e innovazione
Venerdì 7 novembre a Tonadico, tra le antiche mura di Palazzo Scopoli, si è respirata aria di futuro. L’incontro “Parliamo di futuro. Le realtà economiche di Primiero si interrogano”, promosso dal Coordinamento Imprenditori Primiero (CIP), ha riunito le voci e le energie di un territorio che crede nel valore della collaborazione.
Il nostro presidente del Primiero, Alberto Boninsegna, ha ricordato il motivo che ha portato alla nascita del progetto:
Sentivamo l’esigenza di leggere insieme i cambiamenti in corso. Le imprese non sono solo motori economici: sono portatrici di valori, di identità, di futuro per la comunità.
Parole che hanno creato un collegamento tra economia e territorio, tra mestiere e responsabilità sociale.

Nel suo intervento, il presidente Andrea De Zordo ha invitato le imprese a guardare avanti con coraggio e visione.
Ha sottolineato come l’innovazione non debba mai significare rottura con le proprie origini, ma un’evoluzione consapevole: «Dobbiamo saper innovare restando fedeli alle nostre radici, coltivando la creatività e allo stesso tempo imparando a cogliere le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale e dalle nuove tecnologie».
Per il presidente, il futuro dell’economia trentina si costruisce su un equilibrio tra competenze, tecnologia e valori umani: «Serve una vera cultura d’impresa – ha affermato – ma prima ancora serve passione, quella scintilla che dà senso al lavoro e che distingue chi crea valore per il territorio».
Ha poi riconosciuto nelle aziende trentine una qualità che le rende uniche nel panorama nazionale e internazionale: «Sono realtà coraggiose, capaci di rischiare, di adattarsi e di guardare lontano. È questo il segreto del modello trentino: una combinazione di determinazione, collaborazione e visione».
Riguardo al ruolo delle aree periferiche rispetto ai grandi centri economici, De Zordo ha indicato una strada chiara: investire sul capitale umano e sulla tecnologia. «Anche i territori più piccoli possono essere protagonisti – ha spiegato – se sanno utilizzare appieno gli strumenti digitali e le nuove tecnologie. Questo significa investire nella formazione, nei giovani e in una mentalità aperta al cambiamento».
Un messaggio di fiducia e concretezza, che invita a considerare il futuro non come una minaccia, ma come una sfida da affrontare insieme.

Il tema del turismo è stato poi approfondito dal dottor Francesco Dalla Sega, che ha messo in luce come l’ospitalità rappresenti un motore non solo economico, ma anche culturale e sociale. “Il turismo – ha ricordato – chiede agli imprenditori di saper cambiare pelle, adattandosi a un mercato che evolve ogni giorno.”
Durante la tavola rotonda finale, il presidente della Società Impianti San Martino Rolle, Giacobbe Zortea, ha illustrato gli ambiziosi piani di riqualificazione delle strutture sciistiche fino al 2032. Giovanni Rizzini, amministratore di Peak Properties, ha evidenziato le potenzialità del Primiero sul piano internazionale grazie alla vicinanza con gli aeroporti di Treviso e Venezia. Francesca Broch, presidente della Famiglia Cooperativa di Primiero, ha invece parlato di “generatività sociale”, spiegando come la cooperazione possa creare nuovi servizi per i cittadini e tenere viva la presenza anche nei paesi più piccoli.
A concludere la serata, un buffet curato dagli studenti dell’Enaip di Primiero e offerto dalla Famiglia Cooperativa: un momento conviviale che ha unito, ancora una volta, territorio, giovani e impresa – gli ingredienti essenziali del futuro che il Primiero si sta impegnano a costruire.