Tfr in busta paga: un po’ di chiarezza!
L’ipotesi avanzata è che, dal 2015, il trattamento di fine rapporto maturato mensilmente dai lavoratori dipendenti (e non quanto fin qui accantonato) venga erogato in busta paga e non più cumulato. La proposta tende a rendere disponibile ai lavoratori un maggior reddito per stimolare la spesa; dall’altro lato lo Stato incasserebbe subito la tassazione sul tfr (piena o mediata) in luogo di attendere la liquidazione. Per le aziende con 50 e più dipendenti tale aspetto non produce effetti finanziari; infatti tali aziende già erogano mensilmente il tfr alla previdenza complementare scelta o a al Fondo Inps. Non è chiaro ma pare poco probabile lo smantellamento della previdenza complementare. Per le aziende minori (che sono la stragrande maggioranza) accade che: · alcuni lavoratori hanno optato (in modo esplicito o con il silenzio assenso) per la previdenza complementare per cui il loro tfr viene mensilmente versato ai fondi; · altri hanno optato per tenere il tfr in azienda e a questo punto tale tfr potrebbe essere messo in busta paga. In questo caso risulta evidente che l’impresa si troverebbe nella necessità di pagare tale somma che fino ad oggi è di fatto un finanziamento a lungo termine. Read more